Alla scoperta dei cosmetici giapponesi Warew al Flagship Store di Milano.

Si mimetizza bene tra le vetrine dei bar e dei negozi di arredamento di Viale Permuda il Flagship Store di Warew. Occorre prestare attenzione alla tenda color zucchero in cui a lato è stampato un piccolo cerchio rosso, logo del brand Warew, rappresentazione stilizzata sia del Sol Levante sia dello specchietto a mano che nella tradizione giapponese è inserito nel corredo della sposa.

Anche la componente visual e grafica dei cosmetici Warew si ispira alla sposa, o meglio al suo abito caratteristico, cioè lo Shiromuku.

Lo Shiromuku è il kimono bianco multistrato con inserti rosso vermiglio indossato dalla sposa nel giorno del matrimonio. Il bianco simboleggia una tela ancora immacolata su cui dipingere con i colori della nuova famiglia che di lì a poco si costituirà ed il vermiglio è considerato un colore in grado di allontanare le negatività.

Il design di Warew

Warew è un Flagship Store, cioè un punto vendita in cui il design interno è interamente concepito e realizzato per comunicare valori e storia del brand.

Al centro, una colonna formata da lastre di legno ricurve che dal pavimento arrivano a sorreggere il soffitto diramandosi compone l’Albero della Bellezza; nella cultura giapponese il legame con la natura è generatore di benessere e sotto l’Albero della Bellezza dello Store gli ospiti trovano pace e serenità e riscoprono la bellezza intima della propria unicità.

Oltre ai cosmetici Warew e Goshu sono esposti dei kimono realizzati in Giappone con tessuti giapponesi e la stanza dei trattamenti estetici si trova dietro ad una shoji, la tipica porta scorrevole giapponese costituita da una struttura reticolata in legno. La cabina estetica è una riproduzione di una chashitsu, la stanza dedicata alla cerimonia del tè, così come un Flagship Store vuole.

Il trattamento estetico inizia con un tè e con un check up iniziale delle abitudini cosmetiche, per capire le esigenze della pelle e quali cosmetici applicare nelle ore successive.

Per il mio viso possono andare bene due trattamenti, l’antiage e l’illuminante. Scelgo l’antiage, ed i cosmetici che mi verranno applicati in cabina saranno dalla texture ricca e nutrienti. Per la mia amica Alessandra, estetista e make-up artist, è stato scelto un altro tipo di trattamento che comprende anche un massaggio rilassante di braccia e mani.

I cosmetici giapponesi per la doppia detersione

Qualsiasi sia il trattamento scelto e qualsiasi sia la persona che lo riceve, come da tradizione giapponese si parte sempre con la doppia detersione. La doppia detersione infatti è la base della skincare giapponese, il pilastro. E’ considerata l’unica pratica necessaria e imprescindibile ed è un vero e proprio rituale nella cultura giapponese.

Si inizia applicando con massaggi circolari sul viso il detergente oleoso costituito da olio di crusca di riso giapponese, acqua di Ume, Matsuba, Sakura e Honoki per sciogliere e inglobare sebo, makeup e impurità e si risciacqua utilizzando una soffice schiuma lavante che si genera aiutandosi con una retina in fibra naturale.

Dopo la doppia detersione viene frizionata sul viso l’emulsione più adatta in base al trattamento scelto ed al tipo di pelle e si procede con il massaggio al viso, contorno occhi, collo, décolleté e cuoio capelluto utilizzando la crema più indicata.

Per il mio viso sono state scelte l’Emulsione Ricca contenete l’estratto di Tremella Fuciformis anche conosciuto come Fungo della Neve ad alto potere idratante e la Crema Ricca ad elevato contenuto di elettroliti delle acque termali giapponesi Onsen-sui.

L’Ume è un frutto riconducibile ad una prugna e fa parte della tradizione culinaria giapponese sottoforma di umeboshi. L’acqua di Ume utilizzata in cosmesi è ricca di vitamine, antiossidanti e polifenoli.

La storia dei cosmetici giapponesi Warew

Warew è un brand cosmetico che nasce a Yokohama e che a seguito del terremoto del 2011 decide di aprirsi al mondo per far conoscere la profonda cultura giapponese. Una sorta di tentativo di rinascita per un paese devastato da cause di forza maggiore.

Così la tecnologia recupera la tradizione e la rinnova: tramite tecniche proprietarie di fermentazione, liofilizzazione e micronizzazione gli attivi naturali provenienti dalla secolare cultura cosmetica giapponese vengono studiati, isolati, compresi e combinati in cosmetici.

Investimenti mirati per dimostrare e garantire la qualità delle materie prime e per comunicarlo al mercato cosmetico globale.

Quando la cosmesi diffonde cultura e genera integrazione va conosciuta, spiegata, supportata e divulgata.