Detergenti nei cosmetici e nei detersivi: lasciamo la parola ad Anna Caldiroli, esperto tecnico- regolatorio e Direttore Scientifico della rivista di settore Cosmetic Technology.
Detergenti nei cosmetici e nei detersivi
Prodotti cosmetici e detersivi sono prodotti diversi, anche quando si parla di detergenti.
Anche se entrambi puntano alla pulizia e alla cura dal punto di vista regolatorio le normative di riferimento sono differenti.
La normativa che si occupa dei prodotti cosmetici è il Regolamento (CE) n. 1223/2009 mentre nel caso dei Detergenti ci si riferisce al Regolamento (CE) n. 648/2004.
Quindi significa che il legislatore ha previsto due normative di prodotto specifiche per i detergenti nei cosmetici e nei detersivi. Sfogliandole troviamo le definizioni.
Definizione di Cosmetico
“Un prodotto cosmetico è qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.”
Quindi, determinanti sono l’applicazione sulla superficie esterna del corpo umano e l’obiettivo dell’applicazione.
Dal primo punto, cioè l’applicazione sulla superficie esterna del corpo umano, si evince il motivo per cui un cosmetico per animali sia una contraddizione in termini, ma questo è un altro argomento e ne parleremo in altra occasione.
Tornando al discorso relativo ai cosmetici ecco qualche esempio di cosmetici: creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la pelle, maschere di bellezza, fondotinta (liquidi, paste, ciprie), cipria, talco per il dopobagno e per l’igiene corporale, saponi di bellezza, saponi deodoranti, profumi, acque da toeletta ed acqua di Colonia, preparazioni per bagni e docce (sali, schiume, oli, gel), prodotti per la depilazione, deodoranti e antitraspiranti, tinture per capelli, prodotti per l’ondulazione, la stiratura e il fissaggio, prodotti per la messa in piega, prodotti per pulire i capelli (lozioni, polveri, shampoo), prodotti per mantenere i capelli in forma (lozioni, creme, oli), prodotti per l’acconciatura dei capelli (lozioni, lacche, brillantine), prodotti per la rasatura (creme, schiume, lozioni), prodotti per il trucco e lo strucco, prodotti destinati ad essere applicati sulle labbra, prodotti per l’igiene dei denti e della bocca, prodotti per la cura delle unghie e lacche per le stesse, prodotti per l’igiene intima esterna, prodotti solari, prodotti autoabbronzanti, prodotti per schiarire la pelle e prodotti antirughe.
Detergenti e detersivi
Invece la definizione «detergente» è decisamente articolata: si intende qualsiasi sostanza o miscela contenente saponi e/o altri tensioattivi destinata ad attività di lavaggio e pulizia. I detergenti possono essere in qualsiasi forma (liquido, polvere, pasta, barre, pani, pezzi e soggetti ottenuti a stampo, ecc.) ed essere commercializzati e utilizzati a livello domestico, istituzionale, o industriale.
Altri prodotti considerati detergenti sono:
- «preparazione ausiliaria per lavare» destinata all’ammollo (prelavaggio), al risciacquo o al candeggio di indumenti, biancheria da casa ecc.;
- «ammorbidente per tessuti» destinato a modificare i tessuti al tatto in processi complementari al loro lavaggio;
- «preparazione per pulire» destinata ai prodotti generali per la pulizia domestica e/o ad altri prodotti di pulizia per le superfici (ad es. materiali, prodotti, macchine, apparecchi meccanici, mezzi di trasporto e attrezzature connesse, strumenti,apparecchi, ecc.);
- «altre preparazioni per pulire e lavare» destinate a tutte le altre attività di lavaggio e pulizia.
E’ chiaro che l’applicazione è molto diversa: superfici/oggetti o tessuti, essenzialmente.
Etichettatura
Un caratteristica comune è che in entrambi, sia per i cosmetici che per i detergenti, è prevista un’etichettatura (cioè una raccolta di informazioni minime stabilite per legge) specifiche per l’uno o per l’altra tipologia di prodotto.
Ciò che mi affascina dei detergenti – ci dice Anna dandoci un importante spunto di riflessione – è che il regolamento, benché ormai prossimo a compiere 20 anni, si preoccupi della valutazione della biodegradabilità, cosa che per i cosmetici non è obbligatoria per legge.