Articolo realizzato da Laura Portomeo, Make-Up Artist professionista e fondatrice del brand cosmetico di detersione Lace Beauty.

Come scegliere la giusta detersione per ogni tipo di pelle?

Per introdurre questo argomento ho pensato di trarre una citazione dal mio sito che credo sia profondamente esplicativa. Inoltre è il concetto da cui sono partita per la realizzazione dei detergenti che compongono la mia linea cosmetica, che si chiama Lace Beauty e che è costituita da diverse tipologie di detergenti per il viso.

Laveresti mai un merletto in lavatrice?
Lo strofineresti con una spugna ruvida?
Useresti detersivi aggressivi per pulirlo?

No. Perché sai che è prezioso, delicato.

Perché vuoi preservarne la bellezza.
Devi ragionare allo stesso modo quando pensi alla tua pelle!

Il mio brand associa la pelle ad un merletto delicato, proprio per far comprendere alle persone quanto sia importante scegliere i prodotti giusti e adoperare nel modo corretto, soprattutto quando si parla di detersione.

Puoi leggere l’approfondimento dedicato alle diverse tipologie di detersione cliccando qui.

Come scegliere il detergente giusto

Lo dicevamo all’inizio di questo articolo: come si può individuare il prodotto giusto con le migliaia di possibilità che ci sono oggi sul mercato?

Oggi ti offrirò un metodo che consiglio in consulenza alle mie clienti e che porta gradualmente non solo a trovare i prodotti giusti ma ad imparare come ascoltare i segnali che la pelle ci dà.

Regola principale: “Senza provare non puoi capire”

Iniziamo dal presupposto che senza provare non puoi capire. Non è pensabile, nemmeno per un formulatore, capire come reagirà la tua pelle ad un cosmetico, perché entrano tantissimi fattori in gioco e soprattutto perché siamo unici e diversi.

Possiamo però fare delle valutazioni.

Come scegliere la giusta detersione: la pelle che tira

Innanzitutto dobbiamo imparare una regola importante: se al risciacquo la pelle tira, non va bene! Significa che quel prodotto è troppo aggressivo per noi.

Dopo la detersione la pelle deve essere morbida, confortata, non devono esserci rossori, irritazioni, bruciori, residui e la pelle non deve tirare.

Partendo da questo concetto base è più semplice individuare il detergente giusto e per non provarne decine a caso io suggerisco quasi sempre di partire da una formulazione “media”, cioè a metà strada fra quelle acquose (gel, mousse ecc) e quelle oleose (oli, burri). 

Infatti consiglio latte e crema detergente, che sono generalmente delicati e sono efficaci senza depauperare la barriera idrolipidica. Ovviamente ogni formula è a sé, ma è un buon modo di iniziare, soprattutto per individuare la texture.

Se con latte e crema la pelle tira ancora, verificato che il prodotto non contenesse tensioattivi troppo aggressivi, è possibile che servano un olio o un burro che detergono per affinità. Succede di solito per pelli molto secche, che soffrono di xerosi (pensiamo ai pazienti oncologici e a chi ha la dermatite atopica) o sono in una fase di elevata sensibilità. 

Detersione e sensazione di unto

Se invece la sensazione è di unto, assicurateci che il prodotto sia stato utilizzato nelle giuste dosi e modalità, è possibile che si preferisca un detergente per contrasto: un gel, una mousse, una micellare o una syndet, che sono i preferiti delle pelli grasse o che soffrono di dermatite seborroica.

In generale comunque i detergenti per affinità sono più versatili di quelli per contrasto e quindi maggiormente consigliati, soprattutto se si ha una pelle sensibile o sensibilizzata da terapie e malattie dermatologiche.

Quindi la chiave è imparare ad ascoltare le sensazioni che la pelle ci restituisce quando applichiamo i nostri cosmetici, questo non vale solo per i detergenti, ma per qualsiasi prodotto della skincare routine.