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LA BIRRA IN COSMESI

La birra come attivo cosmetico: composizione, caratteristiche e proprietà benefiche per la pelle.

Jana e’ Mele è un brand cosmetico sardo che utilizza esclusivamente materie prime del territorio per valorizzare sia la propria terra sia le attività limitrofe con cui avvia collaborazioni.

Gianpiera Spada CEO di Jana 'e Mele

Dopo il latte di pecora Gianpiera Spada, CEO di Jana e’ Mele, ha posto l’attenzione sulle potenzialità della la birra come attivo in cosmesi. Dopo averne studiato composizione e caratteristiche, la Dott.ssa Spada, farmacista e cosmetologa, ha deciso di inserirla tra gli attivi caratteristici del brand, considerando anche il fatto che il birrificio produttore della materia prima si trova a pochi km dal laboratorio cosmetico, per cui la scelta è completamente in linea con il progetto di valorizzazione del territorio.

Ma quali sono le proprietà benefiche della birra in cosmesi? Quali attivi in essa contenuti sono di interesse in ambito cosmetico? In questo articolo Gianpiera Spada ci parla della birra come attivo in cosmesi e ce ne descrive le caratteristiche interessanti a fini cosmetici.

La birra in cosmesi

Non esiste solo una birra, ma tante birre, ottenute con ingredienti e metodi diversi. La differenza è nota ai consumatori ed è importante tenerla bene a mente anche quando si utilizza la preziosa bevanda in cosmetica. Le birre artigianali non pastorizzate hanno un apporto di nutrienti superiore rispetto a quelle industriali.

Le sostanze nutrizionali presenti all’interno della birra sono molteplici e con funzioni diverse, perciò questa bevanda può essere considerata un ottimo principio attivo cosmetico per il trattamento di diversi tipi di problematiche cutanee, dall’invecchiamento all’acne.

Vediamo nello specifico cosa ritroviamo all’interno di un bicchiere di birra, artigianale e non pastorizzata.

La composizione della birra

Il potenziale uso della birra e in particolare delle sostanze in essa contenute può essere rivolto verso varie alterazioni cutanee tra cui eczemi, dermatiti da contatto, disordini della pigmentazione, infezioni cutanee, invecchiamento cutaneo. Ovviamente l’uso prevede lo studio della biodisponibilità di questi composti in seguito al rilascio topico.

Per capire come la birra può venirci incontro in cosmetica valutiamo quali dei suoi componenti possono essere utili nelle varie problematiche cutanee. Partiamo dal problema più sentito, cioè l’invecchiamento cutaneo: diversi studi hanno dimostrato che la quantità di polifenoli contenuti all’interno delle birre varia  in base al tipo di birra ed i valori più alti sono stati misurati nelle birre bock, abbey e ale, mentre i più bassi in quelle analcoliche.

Tutti i polifenoli hanno riconosciute proprietà antiossidanti, sono in grado cioè di contrastare i radicali liberi ed evitare così l’invecchiamento cellulare.

L’attività antiossidante della birra è data principalmente dal malto (circa il 70-80%) mentre solo il 20-30% è data dal luppolo, che però presenta un’altra importantissima caratteristica: ha un’elevata attività antibatterica sempre dovuta ai suoi flavonoidi.

L’attività antiossidante della birra è supportata anche dalla naturale presenza di selenio e glutatione.

Un altro ingrediente fondamentale nella birra è il lievito: alcuni studi hanno dimostrato che agisce come astringente e seboregolatore, aiuta a tamponare il pH cutaneo e a regolare la flora batterica evitando così l’insorgenza di infezioni. La birra per questo si presta al trattamento della pelle asfittica, mista ed impura ed è utile soprattutto per la pulizia e nella detersione.

Il lievito inoltre è ricco in aminoacidi essenziali come la cisteina, vitamina B3 e proteine utili per il mantenimento in buono stato di unghie e capelli.

Come utilizzare la birra in cosmesi

La birra appare come una bevanda completa sia in termini di nutrienti alimentari che in termini cosmetici tuttavia rimane il problema:  come usare la birra in cosmetica? Non certamente tal quale!

L’applicazione  tal quale di una bevanda alcolica sulla pelle potrebbe avere effetti negativi legati alla presenza dell’alcol  che è in grado di disidratare la pelle (in questo modo gli effetti benefici degli altri componenti sarebbero vanificati). Sconsigliato anche sui capelli il suo utilizzo tal quale per lo stesso motivo (se proprio si vuole fare il fai da te con la birra come risciacquo acido sui capelli, sarebbe bene far evaporare alcol e gas e diluirla con acqua).

Per tutti gli altri usi è bene affidarsi a cosmetici equilibrati e mirati per il tipo di pelle di cui ci si vuole prendere cura perché la birra, come tutti gli attivi, ha qualità che possono essere potenziate dal giusto equilibrio all’interno di un cosmetico.

Girano online molti articoli secondo cui la birra faciliterebbe l’abbronzatura e può essere applicata sopra la protezione solare. Al di là delle curiose mode del momento e degli articoli le cui tesi sono di dubbia provenienza e prive di basi scientifiche in quanto farmacista ci tengo a dire che la birra, a causa dell’alcol che contiene, non solo secca la pelle ma anche può causare eritemi ed edemi a causa della vasodilatazione capillare. Inoltre la sua applicazione sopra la protezione solare è fortemente sconsigliata perché altera lo strato protettivo che la crema con protezione solare deve formare sulla pelle.

Gianpiera Spada
Gianpiera Spada

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