6 regole facili facili di prevenzione del melanoma
I melanomi sono spesso ben visibili sulla pelle, per questo l’autoanalisi della pelle eseguita ciclicamente permette una diagnosi precoce ed è considerata un vero e proprio strumento di prevenzione del melanoma.
È necessario eseguire una prima visita dermatologica in cui il dermatologo costruisce una sorta di mappa delle lesioni o macchie presenti sulla pelle e mette in evidenza quelle che sono da trattare, asportare o semplicemente da monitorare nel tempo poiché a rischio di evoluzione.
In questo ultimo caso l’autoanalisi della pelle è estremamente utile poiché ci rivela se ci sono variazioni cutanee e ci permette di andare in prevenzione.
Come eseguire l’autoanalisi della pelle
L’autoanalisi della pelle è molto semplice da eseguire e richiede solamente qualche minuto.
E’ necessario mettersi davanti ad uno specchio ed osservare attentamente ogni parte del corpo, utilizzando uno specchietto più piccolo per riuscire a vedere anche le zone nascoste.
Quando non riusciamo a vedere bene possiamo chiedere aiuto al partner, ad un familiare o ad un amico che ispezionerà la parte per noi, magari facendo una foto con il cellulare alla lesione o macchia che si trova dove il nostro occhio non riesce ad arrivare.
Vi consigliamo di procedere in questo modo così da non tralasciare alcuna area:
Iniziate controllando la testa, viso ed orecchie. Muovete i capelli, ispezionate il cuoio capelluto sia alla vista che al tatto, ed in questo caso potete farvi aiutare.
Passate alle mani, poi ai piedi; ispezionate la pianta e scrutate negli spazi interdigitali allargando le dita.
Poi è la volta delle braccia, delle ascelle. Arrivate al petto e guardate bene il seno, alzando anche le mammelle per ispezionare la parte sottostante nascosta.
Ora controllate le gambe: partite dai fianchi e scendete fino alle caviglie, prima ispezionando la parte anteriore che è ben visibile ai vostri occhi, poi passate al lato posteriore.
Utilizzando sia lo specchio davanti a voi sia lo specchietto più piccolo scrutate attentamente la parte dietro quindi schiena, spalle, glutei e genitali in un gioco di riflessi tra specchi.
Prevenzione del melanoma: i caratteri ABCDE
I caratteri distintivi di un melanoma rispetto ad un neo benigno sono schematizzabili in una regola che potremmo definire “dell’alfabeto”, e cioè la regola ABCDE.
A sta per ASIMMETRIA: un melanoma è asimmetrico mentre un neo benigno mantiene la simmetria
B indica i BORDI: un melanoma ha bordi frastagliati, irregolari mentre un neo benigno ha bordi regolari
C sta per COLORE: un melanoma è policromo, ha vari colori (nero, marrone, rosso, ecc…) mentre un neo benigno ha un colore uniforme, di solito delle tonalità del marrone
Con D parliamo di DIMENSIONI: in caso di melanoma le dimensioni superano i 6 mm e comunque la dimensione della lesione varia nel tempo
E sta per EVOLUZIONE: una lesione benigna rimane tendenzialmente immutata mentre il melanoma si evolve in dimensioni, forma e colore ed in breve periodo (6/8 mesi)
Ogni quanto tempo svolgere l’autoanalisi della pelle
Una autoispezione cutanea ad intervalli regolari di 6 mesi ci permette di monitorare la situazione e di accorgerci se in un arco di tempo delimitato c’è stata evoluzione.
E’ una pratica chiave nella prevenzione del melanoma.
Sono molteplici le lesioni cutanee che possono assomigliare ad un melanoma, prendiamo ad esempio le cheratosi seborroiche, oppure gli angiomi; manifestano aumento di dimensioni e variazioni di colore ma sono formazioni cutanee assolutamente innocue.
E’ importante il confronto con il dermatologo che saprà tranquillizzarci oppure aiutarci a risolvere la situazione nel caso in cui siano necessari ulteriori esami.
In caso di melanoma la tempestività di diagnosi è alla base della risoluzione della patologia; prendendoci cura di noi stessi e dando adeguate attenzioni all’organo pelle diventiamo parte integrante della diagnosi e della terapia.