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Estratti vegetali nei solari lenitivi: gli oleoliti di girasole, camomilla e calendula

Per ripristinare l’equilibrio cutaneo alterato dal sole, apportare sollievo e contrastare i radicali liberi, quelle molecole fortemente ossidanti e dannose per la pelle.

Il sole è vita universale, una sorgente quasi inesauribile da cui traiamo energia e benefici. Attraverso la luce, espressione manifesta assieme al calore della sua energia, il nostro umore migliora, le endorfine circolano e lo stress diminuisce.

Tuttavia, come si suol dire, non è tutto oro ciò che luccica, o come in questo caso: ciò che brilla.

E anche per il Sole, come in tutte le cose, serve un certo equilibrio, poiché una sovraesposizione ai suoi raggi potrebbe causare danni più o meno acuti al nostro derma: ustioni, allergie, cheratosi o carcinomi sono dietro l’angolo.

Dedicare al viso e al corpo le dovute attenzioni significa conservare, ancora prima dell’abbronzatura, un certo benessere del corpo.

L’importanza dei lenitivi dopo l’abbronzatura

Così se durante il sol leone estivo i protagonisti indiscussi della spiaggia sono i solari protettivi, al tramonto questi lasciano il posto ai doposole, loro alleati per eccellenza e cosmetici imprescindibili a qualsiasi beauty vacanziero che si rispetti.

Infatti, grazie ai loro principi attivi, sono in grado di ripristinare l’equilibrio cutaneo alterato dal sole, apportare sollievo e contrastare i radicali liberi, quelle molecole fortemente ossidanti e dannose per la pelle.

Ma non solo, i doposole sono in grado di fornire al derma ciò di cui necessita per ritemprarsi dopo una giornata di sole, compensando le carenze dovute all’esposizione e al contempo ricostituendo la barriera idrolipidica, limitandone così la disidratazione cutanea.

Olio di girasole

Olio di semi di girasole
Photo credit: Canva.com

È stata proprio quest’ultima, la barriera idrolipidica, a diventare l’oggetto di studio durante il processo formulativo di questi prodotti. Questo perché in genere la scelta del lipide nella cosmesi green ricade in oli di origine vegetale.

Tra questi un particolare interesse viene rivolto all’olio di girasole.

Le ragioni sono molteplici. L’olio di girasole, infatti, oltre a presentare costi contenuti e le consuete caratteristiche comuni ai lipidi – quali l’azione idratante, nutriente ed emolliente – è in grado, grazie alle sue proprietà eudermiche e all’ampio spettro di acidi grassi polinsaturi di essere assorbito con facilità dalla pelle migliorandone il trofismo cutaneo.

Per di più, se associato a piante dalle spiccate virtù curative, questo può essere impiegato per la realizzazione di estratti vegetali – gli oleoliti – fungendo così da veicolo estraente di principi attivi affini contenuti in esse, dimostrandosi, pertanto, vera e propria panacea da inserire in solari lenitivi come i doposole.

A tale scopo esistono due piante di tipo officinale che fin dall’antichità appaiono negli erbari come erbe consacrate al sole e che tuttora, nella fitoterapia moderna, trovano largo impiego per alleviare i disturbi collegati a quest’ultimo: Camomilla e Calendula.

Estratto di Camomilla

Fiore di camomilla
Photo credit: Canva.com

I due tipi di Camomilla che vengono comunemente impiegati come erbe medicali sono la Chamaemelum nobile (Camomilla Romana) e la Matricaria Chamomilla (Camomilla Tedesca), entrambe coltivate in diverse zone dell’Europa.

La Camomilla si presenta più come pianta palingenetica che terapeutica, vista la sua capacità di rinnovamento, rinascita e rigenerazione sul piano cellulare. Questa proprietà è da attribuire soprattutto all’elevato contenuto di Alfa-bisabololo, il principale attivo derivato dai capolini della Camomilla dalle proprietà calmanti, lenitive e disarrossanti e dall’ Azulene, che conferisce il caratteristico colore blu scuro alla composizione del prezioso olio essenziale.

È stato dimostrato, infatti, che tale olio è in grado di bloccare l’enzima ciclossigenasi nella biosintesi delle prostaglandine, fungendo come antinfiammatorio grazie alla conseguente inibizione dei leucotrieni, molecole lipidiche responsabili dell’infiammazione.

Ma più che al composto chimico, di cui oggi se ne sta facendo abuso in campo sintetico, la Camomilla deve queste sue proprietà al sinergismo di tutti i suoi componenti, in grado di rispecchiare il forte simbolismo solare con cui essa è marcata.

Estratto di Calendula

Estratto di calendula
Photo credit: Canva.com

Non meno importante è l’attività fitoterapica della Calendula Officinalis (Calendula).

In tempi passati scrittori e poeti erano soliti indicare la Calendula come pianta dai fiori d’oro, associandola spesso al sentimento del dolore per via dei suoi fiori i quali si schiudono al mattino per poi richiudersi al tramonto. Nell’immaginario collettivo questo era da intendersi come simbolo di sottomissione e dolore per la scomparsa del sole.

Il sodalizio di tale suggestione popolare con la natura della pianta non poteva che rivelarsi più azzeccato dal momento in cui l’utilizzo fitoterapico più comune di questa pianta è quello esterno.

L’oleolito, infatti, contiene flavonoidi e carotenoidi, i quali gli donano il caratteristico colore arancio e numerose proprietà benefiche per la cute: emollienti, lenitive, ammorbidenti, calmanti e antinfiammatorie.

L’estratto, inserito in latti, creme e lozioni velocizza la cicatrizzazione e stimola la granulazione del tessuto epidermico in caso di scottature e ustioni. Il contenuto di carotenoidi, soprattutto del gruppo beta, contribuisce ad incrementare la produzione di fibrina, agevolando la rigenerazione dei tessuti.

Una lunga catena di intuizioni e osservazioni ha condotto, nel corso dei secoli, alla registrazione delle diverse esperienze con le piante.

L’utilizzo di estratti vegetali, oleoliti, si dimostra fattore imprescindibile al formulatore che vuole arricchire la sua ricetta di preziosi alleati contro gli effetti negativi del sole. Così, ancora una volta, la comunione di natura, scienza e tradizione si traduce in un distillato di benessere per la persona.

BIBLIOGRAFIA:

  • Il serto di Iside, Quaderni di erboristeria alchimica – Angelo Angelini
  • Chimica, biosintesi ebioattività delle sostanze naturali – Pail M. Dewick
  • Grande guida all’aroma terapia – Jades Shutes, Amy Galper

Leonardo Rocelli
Leonardo Rocelli
Responsabile cosmetico e tecnico di laboratorio specializzato nella realizzazione di cosmetici naturali e biologici. Collaboro come docente esterno di tecniche estrattive da piante officinali e produzioni cosmetiche.

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