Il Blog di Divulgazione Cosmetica

Progetto: formuliamo insieme il miglior doposole

Abbiamo deciso di coinvolgere la nostra community di cosmetologi formulatori su Instagram per la realizzazione di una crema doposole ideale per pelli delicate e arrossate dopo l'esposizione solare.

L’applicazione di un’adeguata protezione durante il classico bagno di sole estivo è di fondamentale importanza al fine di evitare danni irreversibili alla pelle.

Altrettanto importante, tuttavia, è prendersi cura della propria cute anche dopo l’esposizione ai raggi solari scegliendo e applicando il miglior doposole possibile per idratare e lenire la pelle.

Effetti sulla pelle di UVB, UVA e ROS: un buon doposole parte da qui

Sapendo in che modo i raggi UVA ed UVB alterano il derma, possiamo ottenere indicazioni pratiche su come scegliere il nostro miglior doposole e quali caratteristiche formulative questo deve possedere.

Gli UVB sono responsabili di eritema, rilascio di melanina e danno al DNA, per cui sono considerati i principali responsabili del melanoma.

Gli UVA sono più penetranti, arrivano al derma e causano il photoaging, cioè il danno alle fibre di collagene ed elastina a cui segue la comparsa di rughe e la perdita di tono ed elasticità.

I principali responsabili del danno cutaneo sono i ROS, cioè i radicali liberi, specie reattive dell’ossigeno che si sviluppano a seguito di una non corretta esposizione al sole e che possono distruggere la parete cellulare causando un danno cutaneo.

Ovviamente esporsi al sole ha anche tantissimi benefici, per cui non ce ne dobbiamo assolutamente privare. È sufficiente seguire 2 semplici regole per proteggere la pelle e godersi le calde giornate d’estate:

  • applicare al mattino una crema con protezione solare alta e riapplicarla ogni 2 ore in caso di esposizioni prolungate
  • utilizzare un buon doposole per ripristinare idratazione e ridurre il danno indotto dai radicali liberi

La disidratazione è costante quando la pelle si espone al sole, sia per l’effetto termico che incrementa la TEWL, sia per impoverimento delle naturali strategie cutanee anti-disidratazione, in particolare film idrolipidico e coesione tra i corneociti […] Alcuni danni indiretti sono poi la conseguenza dell’assorbimento UV da parte di complessi cellulari “sensibili” (es: DNA in presenza di ferro orame, metalli normalmente presenti nelle cellule) che provocano poi fenomeni a cascata mediati da radicali (idrossilici, superossido, ossigeno singoletto)”

Reginetta Trenti, Manuale del Cosmetologo, Terza Edizione

Applicare subito un buon doposole sulla pelle arrossata e pruriginosa permette di prevenire la comparsa di eritema solare e di ridurre l’irritazione cutanea.

A questo punto viene naturale chiedersi: quali ingredienti deve contenere un buon doposole?

Formuliamo insieme il miglior doposole

Per rispondere a questa domanda abbiamo deciso di coinvolgere la nostra community su Instagram chiedendo di avanzare proposte concrete per la realizzazione del doposole ideale.

Così, partito come semplice carosello divulgativo su temi quali la cosmetologia e la formulazione di prodotto, la realizzazione de “Il nostro miglior doposole” si è meravigliosamente trasformato in un progetto concreto.

Grazie all’entusiasmo e alla collaborazione di professionisti del settore cosmetico e cosmetologi formulatori che hanno condiviso con la community di Divulgazione Cosmetica il proprio sapere e le proprie competenze, ne è scaturito uno scambio di conoscenze davvero molto stimolante e interessante.

Formuliamo insieme il miglior doposole

Questo è l’invito iniziale proposto nel post di Instagram. Per rompere il ghiaccio e dare inizio allo scambio di informazioni, all’interno del carosello sono state inserite alcune domande e alcune proposte formulative.

Regole del “gioco” e mission del progetto

Ogni messaggio inviato con consigli, suggerimenti e idee è ricondiviso come screenshot senza copertura del nome. Questo permette di generare uno scambio altamente formativo e dare risposta ai diretti interessati, nell’ottica di una divulgazione quanto più possibile performante.

In questo modo apprendiamo tutti: il formulatore o il brand viene a conoscenza delle richieste del consumatore in modo chiaro, diretto e piacevole, mentre l’acquirente finale comprende le scelte formulative ed il lavoro che c’è dietro la realizzazione di un cosmetico, per cui può scegliere in modo consapevole.

Questa è la mission del progetto il cui percorso è salvato anche in una storia in evidenza su Instagram che sarà aggiornata in itinere contestualmente a questo articolo.

Il progetto step by step

Si è partiti con lo stabilire quali azioni il doposole dovesse esercitare sulla pelle, così da avere un focus e un fine a cui ricondurre il razionale di scelta degli attivi e delle strategie formulative.

Il nostro miglior doposole deve svolgere contemporaneamente 3 azioni:

  • idratare
  • lenire
  • contrastare il danno indotto dai radicali liberi

Idratare

Acido iuluronico

Tra gli attivi ad azione idratante proposti nel carosello e accettati dalla community, formata sia da professionisti che da consumatori, è stato inserito l’acido ialuronico.

L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano fisiologicamente presente nel derma.

Costituisce una quota rilevante della matrice extracellulare ed è responsabile del turgore e della tonicità cutanee. Per questo motivo è un ottimo agente idratante, indicato anche per una pelle delicata e arrossata, condizione cutanea che si presenta in particolare proprio dopo eccessiva esposizione al sole.

Esercita la sua azione idratante legando le molecole di acqua tramite i gruppi -OH di cui è ricco, formando una struttura gelatinosa che conferisce proprietà viscoelastiche alla pelle, fondamentali per resistere alle forze di pressione e stiramento a cui quotidianamente è sottoposta.

Applicato sulla pelle, quindi, trattiene l’acqua prevenendone l’evaporazione.

Emollienti

Si è poi valutato se inserire o meno all’interno del “nostro miglior doposole” anche gli attivi emollienti.

Anche gli emollienti contribuiscono all’idratazione ma in modo diverso rispetto all’acido ialuronico. Essi creano un film lipidico sulla pelle che ostacola la TEWL, Trans Epidermal Water Loss o evaporazione transdermica di acqua, processo fisiologico di scambio chiamato anche perspiratio insensibilis.

Ostacolare l’evaporazione di acqua significa ridurre il rischio di disidratazione e secchezza cutanea.

Gli emollienti ideali per un doposole sono oli e burri vegetali, poiché contengono una frazione lipidica strutturalmente molto simile ai lipidi del film idrolipidico prodotto dalla pelle, per cui sono ben tollerati.

Contengono tocoferoli ed acidi grassi, come ad esempio acido linolenico, in grado di ridurre la risposta infiammatoria per cui svolgono la duplice funzione idratante e lenitiva.

Gli emollienti proposti in prima battuta dalla communituy sono stati il burro di karitè (Butyrospermum Parkii Butter) e l’olio di riso (Oryza Sativa Bran Oil), ma sono sopraggiunti ulteriori consigli, di cui vi aggiorneremo nelle prossime settimane.

Lenire

In questa prima fase sono stati proposti anche 3 attivi cosmetici ad azione lenitiva:

  • Allantoina, il cui pregio all’interno di una formulazione è quello di aver un buon potere lenitivo a concentrazioni molto basse (cioè comprese tra lo 0,1 e lo 0,5%) che si traduce in una riduzione dei costi sia per il produttore che per il consumatore.
  • Bisabololo, ottenuto dalla distillazione dell’olio essenziale di camomilla, che oltre a svolgere un’azione lenitiva è anche un ottimo antibatterico.
  • Acido 18-b-glicirretico, ottenuto dalla radice di liquirizia, ha una struttura chimica cortison-like e inibisce localmente il rilascio dei mediatori dell’infiammazione per cui svolge un’importante azione lenitiva su rossore e bruciore della pelle.

Contrasto ai danni da radicali liberi: gli antiossidanti

Oltre a lenire il rossore e ad idratare, un buon doposole deve contrastare il danno radicalico.

I primi antiossidanti proposti alla community sono stati le Vitamine C ed E, rigorosamente assieme in formula in modo che possano svolgere al meglio la loro azione.

La Vitamina C neutralizza i radicali liberi, partecipa alla sintesi di collagene e rigenera la vitamina E. Quest’ultima protegge il DNA ed inibisce le cicloossigensi, che sono mediatori dell’infiammazione.

Poi si è passati a parlare del possibile uso di estratti vegetali, i quali contengono un pool di sostanze antiossidanti e non solo, come ad esempio Calendula, Malva, Arancio, Albicocca, Melone e Propoli.

Un profumo per il nostro miglior doposole?

Il post si è concluso con una domanda: profumo sì o no?

Il profumo sicuramente aumenta la gradevolezza del prodotto, ma è un possibile agente irritante. Per cui ci si è chiesti se fosse il caso di inserire fragranze all’interno di un doposole che deve essere applicato su una pelle arrossata.

Da qui si è generato un brainstorming ed un interessantissimo scambio di informazioni in cui cosmetologi formulatori hanno dato risposta alle richieste dei partecipanti, spiegando quali scelte formulative fossero valutabili e quali invece a loro avviso non era possibile realizzare.

Seguono aggiornamenti… Stay tuned!

Eleonora Tuzi
Eleonora Tuzi
Mi chiamo Eleonora Tuzi, sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dal 2009 svolgo la professione di farmacista. In questi anni grazie al mio lavoro ho avuto modo di constatare quanto le problematiche cutanee siano percepite come un forte disagio e quanto spesso la scelta di un cosmetico non adatto possa aggravarne la sintomatologia.

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

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