Il Blog di Divulgazione Cosmetica

Oli essenziali e pelle

Michela Cesaretti, farmacista specializzata in fitoterapia, ci parla degli oli essenziali benefici per la pelle.

Con Michela Cesaretti, farmacista amante della fitoterapia e titolare di Panacea Parafarmacia ed Erboristeria scopriamo gli oli essenziali e vediamo quali sono utili per la pelle.

Storia degli oli essenziali

I maestri dell’utilizzo degli unguenti aromatici furono gli antichi egizi, che ne riservavano l’uso solo a personalità importanti della società e in specifiche occasioni sacre della loro vita, proprio per la natura preziosa delle essenze.

Si pensa che furono Cesare e Marco Antonio alla corte di Cleopatra ad importare il loro uso a Roma.

L’impiego degli oli essenziali si perse poi nel periodo della rivoluzione industriale, dove la chimica prese il sopravvento e successivamente furono alcuni medici e farmacisti all’inizio del XX secolo a riportare in auge l’aromaterapia.

Definizione di oli essenziali

La definizione che troviamo in Farmacopea è: “Prodotti odorosi, generalmente di composizione complessa, ottenuti da una materia prima vegetale botanicamente definita, mediante distillazione in corrente di vapore, distillazione secca o idoneo procedimento meccanico senza riscaldamento. Gli oli essenziali sono generalmente separati dalla fase acquosa mediante processo fisico che non varia significativamente la loro composizione.”

Dalla distillazione della pianta ricaveremo quindi una parte oleosa, l’olio essenziale, e una parte acquosa, l’idrolato.

Quali oli essenziali si possono applicare sulla pelle e come?

Teoricamente tutti possono essere applicati sulla pelle, ma non per tutte le persone e a scopo cosmetico mai puri.

La diluizione consigliata a solo scopo cosmetico è di appena il 3% e più aumentiamo la concentrazione più avremo un uso terapeutico dell’olio essenziale, che sì presenta benefici, ma anche effetti collaterali, a volte anche importanti.

Possiamo trovare in commercio soluzioni già diluite o oli essenziali puri che possiamo diluire in un olio vettore (che possiamo scegliere anche in questo caso con delle particolari caratteristiche) o in un’altra parte grassa a seconda dell’uso che abbiamo scelto di fare. Dobbiamo sempre ricordare che l’olio essenziale è un olio e per sua natura non si sposa bene con l’acqua!

In questa sede ci limiteremo a considerare gli oli essenziali con caratteristiche eudermiche, cioè quelli che fanno bene alla pelle e maggiormente utilizzati a scopo cosmetico.

Contro le rughe sono indicati rosa, neroli, incenso, gelsomino, sandalo, mirra.

In caso di pelle acneica si utilizzano lavanda, tea tree, patchouli.

Per le couperose rosa, geranio, cipresso e limone.

Contro le macchie cutanee il limone.

Per contrastare la perdita di tono dei tessuti corporei, limone, lemongrass, patchouli, menta e geranio.

Ma secondo me gli oli essenziali utili alle più comuni problematiche della pelle sono: cipresso, geranio, incenso, lavanda, limone e menta.

A sorpresa non ho inserito l’olio essenziale di rosa damascena, effettivamente molto usata in cosmesi per l’effetto anti-invecchiamento e per il suo profumo, ma molto costoso, per cui a mio avviso può essere sostituito serenamente dall’olio vegetale di rosa mosqueta, più economico ma che mantiene le caratteristiche anti-age per cui è conosciuta la rosa.

Piccole schede degli oli essenziali

Cipresso

Nome botanico Cupressus sempervirens

Molecole aromatiche: tannino, α-pinene, δ 3 carene

Parte distillata: ramo

Origine: Asia

Ha proprietà altamente astringenti, ottimo decongestionante, quindi adatto su vene e linfatico.  Attenzione, non usare in gravidanza e allattamento. Prudenza in caso di patologie cancerose estrogenodipendenti.

Geranio

Nome botanico: Pelargonium graveolens

Molecole aromatiche: citronellolo, geraniolo

Parte distillata: foglia

Origine: Africa

E’ tra le migliori essenze per curare la pelle, ha proprietà cicatrizzanti e astringenti. Ottimo come tonico e per contrastare le rughe. A seconda della concentrazione possiamo anche avere un effetto antinfiammatorio su acne ed eczemi. Controindicato in gravidanza, sopratutto nel primo trimestre.

Incenso

Nome botanico: Boswellia carterii

Molecole aromatiche: limonene, α pinene, β mircene, β cariofillene

Parte distillata: oleoresina

Origine: Yemen

Esercita una potente azione sull’epidermide rallentando l’invecchiamento grazie al suo potere antinfiammatorio e antiradicalico. Sconsigliato nei primi 3 mesi di gravidanza.

Lavanda

Nome botanico: ne esistono molte specie diverse; tutte più o meno con le medesime caratteristiche  generali: rilassante, antibatterico, lenitivo, cicatrizzante. La più nota è sicuramente la Lavanda angustifolia, chiamata anche lavanda vera o officinale.

Molecole aromatiche: linalolo, acetato di linalile

Parte distillata: sommità fiorite

Origine: bacino del Mediterraneo

Sulla pelle ha azione lenitiva e antibatterica. Attenzione, può causare fenomeni di sensibilizzazione.

Limone

Nome botanico: Citrus limon

Molecole aromatiche: limonene

Parte di estrazione per spremitura: scorza

Origine: India, Sud dell’ Europa e California.

L’olio essenziale di limone è ottimo per la cura della pelle perché dermopurificante. Utile anche per i capelli grassi o fragili, perché ne contrasta la caduta. Detossinante, aiuta a prevenire le rughe, contrasta le macchie brune, ottimo anche nella couperose. Non usare in caso di pelle particolarmente sensibile, può causare irritazioni. Mai usare gli oli essenziali ricavati da agrumi prima dell’esposizione solare.

Menta

Nome botanico: Menta piperita

Molecole aromatiche: mentolo, mentone

Parte distillata: parte aerea

Origine: Europa, Asia

Scelto per il suo potere tonico e rinfrescante. Mediamente analgesico, anestetico e antipruriginoso. Immancabile in casa anche per le sue proprietà digestive, carminative, anti nausea e  contro il mal di testa. Attenzione però se soffrite di ipertensione perché è vasocostrittore. Sconsigliato l’uso anche nei bambini sotto i 6 anni e alle donne in gravidanza e  allattamento.

Come scegliere un olio essenziale

Come per tutti i prodotti bisogna saper leggere l’etichetta. Dovremmo trovare:

  • il nome della pianta e il suo nome botanico scientifico
  • la parte della pianta usata
  • se è puro
  • il volume, quindi quanti ml contiene il flacone
  • i tempi di utilizzo, nel caso dei cosmetici deve essere riportato il PAO o una vera e propria scadenza
  • i dati dell’azienda produttrice.

Abbiamo menzionato il flacone. Un buon olio essenziale deve essere conservato in un flacone di vetro scuro ben chiuso, perché gli oli essenziali sono composti prevalentemente da molecole estremamente volatili, per cui lasciati aperti perdono la maggior parte del loro potere.

Se avete dubbi affidatevi a un professionista.

Mi chiamo Michela Cesaretti e sono una farmacista appassionata di fitoterapia e make-up. Da alcuni anni sono titolare di Panacea, parafarmacia ed erboristeria che si trova a Serrungarina, nella provincia di Pesaro e Urbino. All’interno di Panacea ho realizzato un piccolo angolo accogliente dedicato alla natura, con erbe, tisane, oli essenziali e diffusori di aromi. Mi piace consigliare il rimedio fitoterapico più indicato e mi piace realizzare confezioni artistiche e colorate quando tisane, oli essenziali e diffusori vengono regalati.

Eleonora Tuzi
Eleonora Tuzi
Mi chiamo Eleonora Tuzi, sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dal 2009 svolgo la professione di farmacista. In questi anni grazie al mio lavoro ho avuto modo di constatare quanto le problematiche cutanee siano percepite come un forte disagio e quanto spesso la scelta di un cosmetico non adatto possa aggravarne la sintomatologia.

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

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