La pitiriasi versicolor è una delle forme più comuni di pitiriasi ( le altre sono la pitiriasi rosea di Gibert di cui puoi leggere un approfondimento cliccando qui e la pitiriasi alba).
E’ causata dal Pityrosporum orbicolare o Malassezia furfur, un fungo fisiologicamente presente nella nostra pelle (in linguaggio tecnico si definisce commensale saprofita) dove svolge un ruolo protettivo poiché previene una eventuale colonizzazione da parte di microrganismi patogeni. Talvolta però, quando presenti determinate condizioni che andremo a vedere nel prossimo paragrafo, può diventare esso stesso patogeno e causare la comparsa della sintomatologia.
La pitiriasi versicolor è una patologia benigna e non contagiosa, poiché il fungo abita già la pelle e fa parte del microbiota cutaneo; diventa patogeno solo in alcune condizioni.
Pitiriasi versicolor cause
Il Pityrosporum orbicolare normalmente abita la pelle (predilige le zone ricche di sebo perché sono un habitat ideale per la sua proliferazione) senza dare alcun problema. Quando però si manifestano determinate condizioni favorevoli al suo sviluppo allora il fungo si replica e diventa patogeno, poiché viene meno l’ eubiosi (cioè la condizione di equilibrio tra le specie che compongono il microbiota cutaneo) che è alla base del mantenimento di uno stato di salute della pelle.
Tra le cause della comparsa di pitiriasi versicolor ci sono l’eccesso di sebo caratteristico di certi tipi di pelle, le alterazioni ormonali che a loro volta stimolano la produzione di sebo, errori alimentari o nutrizione scorretta che possono ripercuotersi sulla pelle indebolendola. Il Malassezia furfur oltre al sebo predilige ambienti umidi, quindi sia l’eccessiva sudorazione sia il frequentare palestre e piscine ed il non asciugarsi bene può portare alla manifestazione della patologia. Anche un abbassamento delle nostre difese immunitarie può facilitarne la comparsa.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
I sintomi della Pitiriasi versicolor
Appaiono macchie rotondeggianti più chiare o più scure, desquamate, talvolta pruriginose. Le macchie sono più evidenti in estate per via dell’abbronzatura, per questo la pitiriasi versicolor viene volgarmente chiamata “fungo di mare”.
La pitiriasi versicolor colpisce ambo sessi e a qualsiasi età, è benigna, non contagiosa ed è ad andamento recidivante, cioè può ritornare. La diagnosi per il dermatologo è semplice ed è sufficiente una visita.
Talvolta il medico utilizza la lampada di Wood o può richiedere esami di approfondimento per escludere vitiligine o altre infezioni micotiche.
Trattamento topico della Pitiriasi versicolor
Trattandosi di un fungo il trattamento topico richiede l’utilizzo di detergenti, creme e lozioni ad azione antimicotica.
In caso di pitiriasi versicolor si utilizzano detergenti a ph acido che modificano l’ambiente ed ostacolano la proliferazione patogena.
Creme e lozioni contengo imidazoli in grado di inibire la crescita del fungo.
C’è da dire però che nonostante il buon esito del trattamento la discromia può permanere poichè questi prodotti non intervengono sullo sviluppo e sintesi di melanina responsabile del colore della pelle.