Ciclo del capello e condizioni cliniche della caduta dei capelli
Il Telogen Effluvium o caduta dei capelli, quando normale, è assolutamente un fenomeno fisiologico. Il cuoio capelluto è formato da tanti follicoli piliferi, all’interno dei quali si formano i capelli che seguono un ciclo di vita suddiviso in tre fasi:
- Anagen: fase di crescita del capello durante la quale si rigenera e si allunga la fibra con una velocità di circa 1 cm al mese;
- Catagen: fase in cui avviene la progressiva sospensione delle funzioni vitali del follicolo e la fibra smette di allungarsi, rimanendo in questo stato per circa 2- 3 settimane;
- Telogen: fase di riposo del capello, in cui questo non cresce più ma rimane attaccato al follicolo pilifero per circa 100 giorni prima della sua caduta.
In condizioni normali, ogni giorno si perdono tra i 50 e gli 100 capelli, i quali vengono sostituiti da altrettanti nuovi. I capelli che cadono lasciano il posto ad una nuova fase anagen nello stesso follicolo pilifero, con l’avvio di un nuovo ciclo di vita del capello, che dura mediamente da 3 a 6 anni.
Esistono principalmente due condizioni cliniche che definiscono la caduta di capelli:
- Defluvium: che indica una caduta di capelli, di entità modesta, ma non massiva come nell’effluvio, che però comporta la perdita progressiva del follicolo per sclerosi o atrofia. In pratica, i capelli che cadono saranno per la maggior parte perduti. Il defluvio si considera un inizio di alopecia che, se non curata, si trasformerà nella patologia vera e propria.
- Effluvium: che indica una caduta di capelli numericamente molto elevata e superiore alla norma (anche diverse centinaia di capelli al giorno), derivante da cause diverse. In questi casi non ci sono danni al follicolo pilifero e, in condizioni di buona salute, il fenomeno è benigno e reversibile. È un fenomeno generalizzato che prende tutta la testa, non solo le zone tipiche dell’alopecia androgenetica (aga).
Le diverse tipologie di caduta dei capelli
In base alla fase del ciclo vitale nel quale si trova il capello caduto (in crescita o in riposo) è possibile distinguere diversi tipi di defluvio ed effluvio.
Anagen Defluvium
La caduta dei capelli ha la caratteristica di verificarsi durante la fase anagen come conseguenza di alcuni processi patologici che comportano la distruzione del follicolo pilifero. Tra le cause più comuni vi sono il lupus eritematoso discoide, il lichen alopecizzante, la follicolite decalvante.
Telogen Defluvium
La caduta dei capelli ha la caratteristica di verificarsi durante la fase telogen ed è di modesta entità, ma con la tendenza ad essere irreversibile. Si identifica nell’alopecia androgenetica (aga) e frontoparietale maschile (calvizia comune e stempiatura), mentre nel sesso femminile corrisponde all’ alopecia androgenetica postmenopausale, da ovaio policistico e da anoressia nervosa. Nello specifico l’alopecia androgenetica è una tipologia di perdita di capelli dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero all’assottigliamento (miniaturizzazione) da cause genetiche.
Anagen Effluvium
La caduta dei capelli ha la caratteristica di verificarsi durante la fase anagen in particolari zone del cuoio capelluto, ed è spesso dovuta ad uno squilibrio metabolico che colpisce il capello. L’esempio più importante è l’alopecia areata.
Telogen Effluvium acuto
La caduta dei capelli ha la caratteristica di verificarsi durante la fase telogen del ciclo del capello, fase in cui il capello è maturo ed il follicolo pilo-sebaceo è a riposo. E’ una caduta di capelli improvvisa, violenta, quantitativamente molto elevata, qualitativamente omogenea e diffusa su tutto il cuoi capelluto, senza segni di peggioramento, di forte e breve durata. Si riesce a ricondurre l’improvvisa caduta di capelli a partire da un periodo, da una data o da un evento spesso ben ricordato ed indicato con precisione.
Le cause più comuni sono:
- stress acuto, sia fisico che psicologico;
- interventi chirurgici, emorragie, intossicazioni;
- parto e allattamento;
- malattie infettive e febbrili.
La caduta dura due o tre mesi, poi si arresta spontaneamente e talvolta improvvisamente, come tutto era iniziato ed i follicoli ritornano alla normalità. I capelli cominciano a ricrescere più o meno completamente ed il recupero ed il ritorno alla densità capillare precedente sarà lento.
Telogen Effluvium cronico e subacuto
La caduta dei capelli ha sempre la caratteristica di verificarsi durante la fase telogen del ciclo del capello e la persona, più spesso una donna, riferisce di questa rilevante caduta di capelli da mesi (telogen effluvio subacuto) o anni (telogen effluvio cronico), senza variazioni stagionali, senza tendenza alla remissione spontanea, ma costante. Con il tempo si verifica la comparsa di miniaturizzazione dei capelli e diradamento diffuso di varia gravità. In questo caso c’è un evento traumatico del ciclo capillare, che non può essere ricordato, ad andamento cronico, senza tendenza alla risoluzione spontanea.
Le cause più comuni sono:
- malattie infettive croniche;
- problemi psicologici persistenti;
- diete inadeguate;
- disturbi endocrini;
- situazioni nevrotiche o depressive prolungate;
- uso o abuso cronico di farmaci.
Spesso il telogen effluvium è accompagnato da tricodinia, ossia una sensazione di fastidio continuo, percepito come dolore, bruciore, formicolio o prurito, riferito alla base dei capelli o al cuoio capelluto. La tricodinia scompare poi quando l’effluvio si risolve o sta per risolversi.
Il meccanismo con il quale si ha la caduta dei capelli nel telogen effluvium ad oggi non è ancora completamente chiaro ma sembra probabile che si possa ricondurre ad un problema nell’utilizzo della fonte prima di energia cellulare, che è il glucosio, da parte della matrice del capello.
Cosa fare per fermare la caduta dei capelli
Quando si verifica un diradamento ed una caduta di capelli anomala, con una intensità notevole che dura per mesi o anni, la soluzione è rivolgersi al tricologo, per capire se il problema è dovuto ad uno stato di salute passeggero della persona, oppure se è il segnale di una patologia in corso.
Il tricologo è uno studioso specializzato in disturbi legati ai capelli ed al cuoio capelluto, che effettua l’analisi del capello per avere tutte le informazioni necessarie per fotografare la situazione ed agire di conseguenza. Può intervenire dapprima con una dettagliata anamnesi valutando la storia familiare, gli stati fisiologici, le abitudini alimentari, le malattie passate, seguita da test (pull-test e wash-test), osservazioni microscopiche ed esame obiettivo.
L’esame più diffuso è il tricogramma, che avviene prelevando con una pinza, direttamente dal cuoio capelluto, alcuni capelli che vengono poi valutati al microscopio per studiarne le alterazioni del ciclo follicolare e le anomalie del fusto.
II telogen effluvio è la causa più frequente di visita tricologica ed è così frequente che spesso lo si sperimenta anche più volte nel corso della propria vita. La caduta dei capelli interessa diffusamente tutta la testa, comprese le parti laterali e posteriori e spesso è così importante da provocare un diradamento omogeneo su tutto il cuoio capelluto, alopecia. La persona è quasi sempre fortemente preoccupata della brutalità e dell’intensità con le quali è avvenuta la caduta dei capelli, che la porta a raccogliere in un sacchetto i capelli caduti.
Nel telogen effluvium acuto l’unico trattamento razionale è quello di allontanare la causa che lo ha provocato, ma spesso è necessario fornire una “cura” specifica e personalizzata che farà trascorrere il tempo necessario a che l’effluvio si risolva spontaneamente e si abbia così una progressiva ricrescita dei capelli.
Nel telogen effluvium cronico, invece, è opportuno avere una terapia, sia topica, con trattamenti locali, che farmacologica. Di solito si sono già affrontati molti trattamenti locali e generali risultati non sufficiente. La prima cosa sarà comunque sempre la ricerca della causa (o delle cause) che ha provocato l’effuvio per poterla risolvere, se possibile.
Risulta quindi necessario un check up preliminare da un esperto tricologo per comprendere bene la situazione e determinare il percorso personalizzato da intraprendere, in particolar modo per il telogen effluvium acuto, per evitare fenomeni di cronicizzazione.