L’alopecia androgenetica è la più comune patologia a carico dei capelli, colpisce entrambi i sessi e spesso causa forte disagio e preoccupazione.
Le cause dell’alopecia androgenetica
Con il termine androgenetica si intende evidenziare la componente ormonale (andro, androgeni) e genetica della patologia. Infatti l’alopecia compare dopo la pubertà (proprio per la causa ormonale coinvolta) e spesso dalle analisi non emerge alcuna anomalia. I valori dei dosaggi ormonali sono di solito normali, sia nell’uomo sia nella donna, a meno che non siano presenti alcune condizioni patologiche particolari quali ad esempio l’ iperandrogenismo ovarico o surrenalico che si manifestano anche con irregolarità mestruale e/o amenorrea.
Il testosterone è l’ormone androgeno maggiormente presente nell’uomo mentre nella donna sono il diidroepiandosterone (prodotto per il 95% dalle ghiandole surrenali) e l’androstenedione (prodotto per il 50% da ovaio e per il 30% da ghiandole surrenali)
Per quanto riguarda la genetica invece l’eredità genetica può essere sia da parte di padre che di madre e più geni predisponenti sono presenti più aumenta la probabilità che si sviluppi una calvizie in età giovanile.
Il responsabile biologico dell’alopecia è l’enzima 5-alfa-reduttasi, un enzima che converte il testosterone in diidrotestosterone determinando a livello del follicolo una riduzione della crescita del capello.
Alopecia androgenetica nell’uomo e nella donna
Nel maschio la calvizie si manifesta inizialmente nelle tempie e al vertice, mentre nella donna è più frequente un diradamento.
L’alopecia androgenetica nella donna può essere associata a:
- carenza di ferro
- carenze di vitamina D
- patologie a carico della tiroide
- carenze nutrizionali o diete dimagranti o alimentazione scorretta o sbilanciata.
Inoltre incidono:
- lo stress
- l’eccessiva esposizione al sole ( i raggi UV alterano l’attività del bulbo pilifero e lo danneggiano)
- l’uso di determinati farmaci
- la presenza di dermatiti cutanee che possono indebolire il cuoio capelluto e facilitare la caduta dei capelli (ad esempio dermatite seborroica)
Prima della caduta vera e propria può comparire assottigliamento dei capelli con percezione di capelli deboli e sfibrati.
In caso di alopecia androgenetica si procede con terapie farmacologiche di competenza medica. Queste terapie mirano a ridurre l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi o l’ eventuale processo infiammatorio a carico del cuoio capelluto.
Supporto cosmetico
L’applicazione quotidiana di fiale e lozioni contenenti attivi in grado di stimolare il follicolo o contrastare l’enzima 5-alfa-reduttasi può apportare un beneficio alla crescita del capello.
Il minoxidil è uno dei principi attivi più utilizzati ed è consigliato in soluzione al 2% per le donne e al 5% per gli uomini.
E’ inserito in preparazioni galeniche realizzate dietro prescrizione del dermatologo ma è anche presente come prodotto ad applicazione topica di libera vendita.
Agisce sia bloccando l’enzima 5-alfa-reduttasi sia migliorando l’apporto di nutrienti al bulbo pilifero.
Il minoxidil va applicato 2 volte al giorno per periodi prolungati di mesi. E’ necessario attendere almeno 4 ore prima di procedere a lavare i capelli, nel caso in cui si percepisca una certa untuosità, caratteristica della preparazione.
Gli estratti vegetali di serenoa repens o di sabal serrulata mimano l’azione del minoxidil.
Fiale, lozioni, shampoo e maschere contenenti aminoacidi solforati quali L-metionina, cistina e cisteina sono utili per dare corpo al capello poiché questi amminoacidi sono strutturali del fusto.
In caso di forfora grassa o dermatite seborroica l’utilizzo di shampoo antibatterici ed antimicotici riduce il processo infiammatorio o la carica fungina per cui ne trae beneficio anche il bulbo pilifero e quindi il capello.
I principali attivi ad azione antibatterica ed antimicotica sul cuoio capelluto sono:
- acido salicilico
- zinco piritione
- piroctone olamine
- chetoconazolo
Tra le più recenti intuizioni scientifiche segnaliamo i cosmetici contenenti peptidi che mimano i “growth factors”, cioè i fattori di crescita endogeni, e favoriscono la fisiologica ricrescita dei capelli.
Fonte: Lezione Tricologia e Annessi Cutanei 1, Dottoressa C. Torti, Master in Nutrizione e Cosmesi, Facoltà di Medicina Tor Vergata
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