L’acido mandelico è un principio attivo utilizzato in cosmesi come agente esfoliante.
Ma cosa significa esfoliare?
Esfoliare significa rimuovere lo strato più superficiale della pelle, costituito da corneociti saldamente ancorati gli uni agli altri.
L’agente esfoliante:
- riduce le forze di coesione tra i corneociti ovvero le cellule che costruiscono lo strato corneo;
- ostacola gli enzimi coinvolti nei processi di coesione cellulare;
- si inserisce tra gli spazi intercorneocitari dove dissolve i legami;
- grazie alla composizione chimica caratteristica attira e trattiene molecole di acqua aumentando di volume e questo facilita il distacco delle squame.
Come funziona il peeling con acido mandelico
L’acido mandelico è in grado di legare molecole di acqua grazie a ciò che in gergo chimico viene chiamato gruppo idrossile o ossidrile, cioè una porzione di molecola costituita da un atomo di idrogeno ed uno di ossigeno (-OH).
I gruppi ossidrilici in cosmesi sono i primi responsabili dell’idratazione, proprio per il loro potere igroscopico, cioè la capacità di legare e trattenere molecole di acqua.
Per la presenza di gruppi idrossilici adiacenti a gruppi carbossilici gli esfolianti utilizzati in cosmesi vengono chiamati idrossiacidi, e sono classificati in alfa, beta o poli-idrossiacidi in funzione della posizione e del numero di gruppi ossidrilici.
Gli alfa-idrossiacidi sono molecole in cui il gruppo ossidrile di cui sopra è in posizione alfa rispetto al gruppo carbossilico, i beta-idrossiacidi hanno il gruppo ossidrile in posizione beta ed i poli-idrossiacidi contengono più gruppi idrossile.
Gli Alfa-idrossiadici
L’acido mandelico è un alfa-idrossiacido di derivazione vegetale e viene estratto dalla mandorla.
È inserito in sieri e maschere formulate per coadiuvare il trattamento dell’acne, per ridurre le macchie cutanee, per stimolare il turnover cellulare.
Il peeling con acido mandelico quindi entra a pieno titolo in un protocollo di autocura domiciliare come trattamento viso da svolgere una volta a settimana: il siero o la maschera si lasciano in posa alcuni minuti poi si procede al risciacquo preferibilmente con acqua fredda, per ridurre e lenire il rossore ed il senso di calore che spesso si manifestano durante la posa e che comunque sono parte integrante dell’azione del cosmetico sulla pelle.
Tra gli alfa-idrossiacidi utilizzati in cosmesi il più conosciuto è senza alcun dubbio l’acido glicolico. Si estrae prevalentemente dalla canna da zucchero, dalla barbabietola e dall’uva, ha un forte potere esfoliante ed è considerato sicuro fino ad una concentrazione del 4%.
Altri alfa-idrossiacidi molto usati sono l’acido malico e l’acido citrico di derivazione vegetale (mela e agrumi) e l’acido piruvico e l’acido lattico prodotti per via biotecnologica.
I Beta-idrossiadici
Tra i beta-idrossiacidi il più utilizzato è l’acido salicilico. E’ una molecola liposolubile, questo significa che riesce a sciogliersi nel sebo, ecco perché è utile in caso di pelle impura ed a tendenza acneica.
Inoltre, viste le note proprietà farmacologiche, è anche in grado di bloccare la sintesi di mediatori dell’infiammazione per cui in caso di acne, bruciore, rossore la pelle ne trae beneficio completo.
I Poli-idrossiadici
I poli-idrossiacidi sono semplicemente molecole più grandi degli alfa e beta–idrossiacidi.
Il volume maggiore riduce la capacità di penetrazione; l’azione è prettamente superficiale ed è il motivo per cui sono indicati anche per pelli delicate. Inoltre, proprio per la presenza di più gruppi ossidrile, hanno un buon potere idratante.
I poli-idrossiacidi più usati in cosmesi cono l’acido lattobionico ed il gluconolattone.
In cabina estetica o addirittura nell’ambulatorio del dermatologo o del medico specializzato in medicina estetica si usano prodotti con concentrazioni maggiori ed elevate di idrossiacidi; il professionista è necessario perché l’azione dell’acido deve essere prontamente neutralizzata e si usano reagenti specifici che agiscono sul pH.
Vista l’ampia gamma di idrossiacidi a disposizione vi chiederete come mai il focus dell’articolo sia l’acido mandelico…presto spiegato!
Il peeling con acido mandelico è indicato per tutti i tipi di pelle. Questo perché la sua azione esfoliante è leggera ma la pelle ne trae subito un visibile beneficio.
Inoltre, a differenza degli altri idrossiacidi, non è foto-sensibilizzante quindi può essere utilizzato anche in estate come trattamento viso serale a cadenza bisettimanale. Ovviamente è necessario prestare sempre e comunque attenzione all’esposizione al sole, come da buona prassi a tutela del benessere della pelle.