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Le maschere viso peel off di SPA CARE: come agiscono e come si usano

La cosmetologa formulatrice Monia Bertacchini ci illustra come applicare le maschere viso peel off della sua linea SPA CARE.

Maschere viso peel off: sono loro il nuovo trend della beauty routine

Peel off significa letteralmente sbucciare, pelare, staccarsi.

Sono cosmetici che modificano la propria consistenza: in pochi minuti da gelatinose le maschere solidificano e possono essere rimosse con un solo gesto partendo dai bordi del viso.

Ma quali sono gli ingredienti cosmetici che determinano questo passaggio di stato? Quali sono le magie che si compiono prima nella ciotola e poi sulla pelle?

Monia Bertacchini
Monia Bertacchini

Ne parliamo con la Dott.ssa Monia Bertacchini, laureata in chimica industriale, cosmetologa formulatrice presso Sapone di un Tempo, azienda cosmetica di Pesaro che nasce con la produzione di sapone solido e che ora propone sul mercato un proprio brand di cosmetici certificato biologico e vegan.

L’ultima linea presentata dall’azienda al SANA (Salone internazionale del biologico e del naturale) 2019 è SPA CARE, una linea cosmetica ispirata ai trattamenti estetici all’interno di una SPA, da cui appunto prende il nome, dove il trattamento di bellezza è un piacevole rito, costituito da piccoli gesti, che possono essere ripetuti quotidianamente anche in casa propria.

All’interno della linea SPA CARE sono state inserite due maschere viso peel off, una detox ed una idratante.

D.C. Monia, andando per ordine, puoi spiegarci come mai la decisione di realizzare maschere di tipo peel off?

M. Al contrario delle maschere in tessuto le maschere viso peel off diventano una sorta di seconda pelle; per la loro consistenza liquido-gelatinosa iniziale sono in grado di inserirsi in ogni piega della pelle, in ogni fossetta, possono riempire ogni rughetta, anche la più leggera, garantendo una superficie di contatto davvero ottimale.

Il potere idratante è quindi maggiore ed è immediatamente percepibile e ben visibile la differenza su viso e decolleté dopo la rimozione della maschera.

Su queste referenze è stato fatto un piccolo studio clinico, su un campione ridotto, ma è stato calcolato un aumento di idratazione cutanea del 50%.

Hai parlato di una consistenza liquido-gelatinosa iniziale…poi che succede?

Le maschere hanno al loro interno ingredienti che permettono la solidificazione del composto. Durante il tempo di posa si forma una sorta di gomma che si rimuove molto facilmente: si parte dai lati del viso e si tira la pellicola dall’esterno verso l’interno.

Questo è possibile per la presenza di alginato, modificatore reologico derivato da alghe brune che rende viscoso il composto nella fase preparatoria della maschera sino a trasformarlo solidificandolo. L’alginato infatti trattiene notevoli quantità di acqua per cui partecipa sia all’idratazione della maschera nella sua formazione,  sia all’idratazione cutanea.

Inoltre queste maschere contengono diatomacea, farina fossile ricavata dai sedimenti di alghe diatomee, dal forte potere igroscopico ed idratante.

Le maschere che hai formulato sono una idratante ed una detox. Quali sono gli attivi che hai deciso di inserire in ognuna?

La maschera ad azione idratante contiene acqua di Rosa Damascena addolcente e rivitalizzante ed estratto di Ibisco, mentre la maschera detox contiene estratto di curcuma ricco in curcumina ed estratto di bacche di Goji fonte di vitamina C, flavonoidi e carotenoidi ad azione antiossidante e lenitiva.

Sono estratti vegetali rigorosamente provenienti da agricoltura biologica ed anche il profumo è di origine naturale.

Come si preparano?

La busta contiene 20 grammi di polvere; si versa in una ciotolina, si aggiungono 60 ml di acqua e si mescola fino a creare una miscela omogenea.

Utilizzando una spatola procediamo a stendere il composto su viso e decolleté e lasciamo in posa per 15-20 minuti.

Terminato il tempo di posa rimuoviamo la pellicola partendo dai bordi ed eventuali residui possono essere eliminati utilizzando un dischetto di cotone inumidito.

La particolarità di queste maschere è che possono essere personalizzate in fase preparatoria in base al tipo di pelle.

Molto interessante Monia! Vuoi dare qualche indicazione alle nostre lettrici e direi anche ai nostri lettori?

Certo, con piacere. Al posto dell’acqua, prima di procedere a mescolare, possiamo utilizzare, nel medesimo quantitativo consigliato per l’acqua, idrolato di salvia o rosmarino se abbiamo una pelle a tendenza acneica, oppure idrolato di fiori d’arancio se la pelle è spenta. L’ idrolato di camomilla o semplicemente la camomilla sono indicati per una pelle sensibile e reattiva.

Le possibilità di personalizzazione sono, quindi, davvero molteplici sia tramite l’utilizzo di idrolati specifici come detto sopra, ma anche con estratti e/o succhi come ad esempio camomilla, te verde e succo di aloe.

Eleonora Tuzi
Eleonora Tuzi
Mi chiamo Eleonora Tuzi, sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dal 2009 svolgo la professione di farmacista. In questi anni grazie al mio lavoro ho avuto modo di constatare quanto le problematiche cutanee siano percepite come un forte disagio e quanto spesso la scelta di un cosmetico non adatto possa aggravarne la sintomatologia.

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

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