Il Blog di Divulgazione Cosmetica

Tutta la verità sui cosmetici senza parabeni

Perché sempre più persone sono alla ricerca di prodotti cosmetici senza parabeni? I parabeni sono davvero così dannosi per la salute? Facciamo un po' di chiarezza.

Ogni volta che dobbiamo scegliere un prodotto cosmetico, ad esempio al supermercato, in farmacia o in profumeria, è sempre più comune imbattersi in confezioni che riportano scritte come “cosmetico senza parabeni”.

Negli ultimi anni, infatti, numerose aziende stanno iniziando ad evidenziare l’assenza di questi ingredienti dalle proprie formulazioni, quasi come se questo fosse un valore aggiunto.

Ma da dove nasce questa controversia? Perché sempre più persone sono alla ricerca di prodotti cosmetici senza parabeni? E i parabeni sono davvero così dannosi per la salute?

Cosa sono i parabeni

Innanzitutto è essenziale capire cosa sono i parabeni e il loro ruolo all’interno di una formulazione cosmetica.

La parola “parabeni” indica un numeroso gruppo di molecole, conosciuto chimicamente come esteri dell’acido 4 paraidrossibenzoico, che possono essere ritrovati in tantissimi composti sia di origine naturale che sintetica.

I parabeni utilizzati come ingredienti cosmetici sono una piccolissima parte (in totale soltanto cinque molecole di origine sintentica) e vengono inseriti all’interno delle formulazioni come conservanti.

Il loro scopo, quindi, è quello di proteggere il prodotto cosmetico dalla contaminazione di microrganismi, quali batteri, muffe e lieviti, e impedire che la loro proliferazione arrechi danno non solo alla formulazione stessa ma anche al consumatore finale.

Raramente vengono inseriti da soli come conservanti, visto che la loro funzione antimicrobica è più attiva verso lieviti e muffe e meno sui batteri. Per questo spesso vengono utilizzate miscele che contengono due o più parabeni insieme ad altri conservanti, in modo da diminuirne la concentrazione di utilizzo pur mantenendo alta l’efficacia.

Come riconoscere i parabeni in INCI

I parabeni ammessi dal Regolamento Europeo 1223/2009 del prodotto cosmetico sono:  methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben.

È possibile trovarli con queste diciture nella lista ingredienti INCI del prodotto cosmetico, generalmente fra le ultime posizioni, prima di eventuali allergeni. La loro bassa posizione nella lista ingredienti è dovuta alle esigue concentrazioni di utilizzo, sempre al di sotto dell’1%.

Per alcune molecole c’è l’obbligo legislativo di rimanere al di sotto della concentrazione dello 0,15%. È possibile utilizzarli sia in prodotti leave-on che a risciacquo, ad eccezione di alcune miscele che non possono essere utilizzate in prodotti leave-on destinati a bambini di etaÌ€ inferiore ai tre anni.

Perché si dice che i parabeni nei cosmetici fanno male?

Dottoressa in laboratorio
Photos credit: Canva.com

Il primo studio “incriminante” per i parabeni è stato realizzato nel 2004 da alcuni scienziati del Regno Unito guidati da Philippa Darbre. Questo ha evidenziato come nelle cellule tumorali di alcune pazienti affetti da cancro alla mammella fossero presenti delle molecole facenti parte della famiglia degli esteri dell’acido 4 paraidrossibenzoico, quindi di fatto parabeni.

Si è ipotizzato che la presenza di tali molecole potesse essere collegata alla presenza di parabeni all’interno di alcune forme cosmetiche (come ad esempio i deodoranti applicati proprio in prossimità della zona mammellare) e che potessero essere assorbiti e in qualche modo modificati dalle cellule tumorali stesse.

Da allora, i parabeni si sono guadagnati la cattiva fama di componenti cancerogeni, tossici o dannosi per la salute, perpetrando un forte allarmismo nei confronti di questi conservanti.

In realtà, lo studio di Darbre e colleghi non ha mai dimostrato la loro cancerogenicità.

Lo studio infatti è stato effettuato su pochi pazienti per poter essere scientificamente attendibile; per di più i parabeni trovati all’interno delle cellule tumorali non sono gli stessi che possiamo trovare in un cosmetico, ma sono semplicemente molecole che fanno parte della stessa vastissima famiglia.

Infine, la presenza di queste molecole nel tessuto canceroso non implica necessariamente che siano la causa dell’insorgenza del tumore.

Negli anni si sono susseguiti numerosissimi studi di tossicologia riguardanti proprio i parabeni ammessi in cosmesi e nessuno di questi ha evidenziato tossicità o cancerogenicità di queste molecole.

Anche gli Organi Europei destinati allo studio della sicurezza dei composti chimici dei prodotti cosmetici, quali European Chemical Agency (Agenzia europea delle sostanze chimiche, ECHA) e Scientific Committee on Consumer Safety (Comitato scientifico per la salute del consumatore, SCCS), dopo numerose e accurate valutazioni, hanno dichiarato che i parabeni ammessi in cosmesi, utilizzati nelle condizioni d’uso previste dal Regolamento Europeo 1223/2009 dei prodotti cosmetici, sono sicuri per la salute del consumatore.

Cosmetici senza parabeni: conclusioni

Ma quindi, se i parabeni sono sicuri per la salute, perché è sempre più comune trovare scritte come “cosmetici senza parabeni” o “paraben free” sulle confezioni di creme, shampoo e bagnoschiuma?

In realtà questa è soltanto una strategia di marketing. A seguito della disinformazione creata negli scorsi anni, le aziende hanno cercato di assecondare le richieste dei consumatori spaventati fornendo loro delle alternative senza questi ingredienti.

Questa strategia, per quanto valida dal punto di vista delle vendite, tende però a promuovere e amplificare la paura ingiustificata per questi ingredienti.

È importante, quindi, effettuare scelte consapevoli quando vogliamo comprare un nuovo prodotto cosmetico, lasciandoci guidare non tanto da quello che c’è o che manca dalla lista ingredienti, ma piuttosto dalla sensorialità e dalla funzionalità dei cosmetici.

Che poi è quello che tutti noi cerchiamo.

Dott.ssa Dalila Rescignano
Dott.ssa Dalila Rescignano
Farmacista, attualmente si occupa di R&D, Master in Scienze e Tecnologie Cosmetiche all'Università di Siena.

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