Il Blog di Divulgazione Cosmetica

INCI, fake news e ricerca delle fonti

Fake news in cosmesi e ricerca delle fonti: una mini-guida realizzata da Alice Loreti, farmacista e divulgatrice scientifica, per districarsi, e difendersi, nella giungla di App coi bollini e informazioni di dubbia provenienza.

In questo articolo troverai una serie di suggerimenti su dove e come cercare le fonti scientifiche per prevenire la diffusione o saper riconoscere fake news su INCI e cosmetici.

La mini-guida è stata realizzata da Alice Loreti, farmacista, illustratrice, divulgatrice scientifica e podcaster nel suo canale Pillole Podcast

La giungla degli INCI: come districarsi tra ingredienti, app con i bollini e fake news attraverso la ricerca delle fonti attendibili.

Il magico mondo della cosmesi affascina tante e tanti, ma dietro lo sbrilluccichio di fard e rossetti, texture innovative e ingredienti ricercati si trova la Cosmetologia, ovvero la scienza che studia i cosmetici.

Pur parlando di bellezza, la cosmesi è sinonimo di scienza, dunque si porta dietro il valore della ricerca scientifica e tutto ciò che concerne la ricerca delle fonti.

In questa mini guida verranno dati consigli e forniti gli strumenti per affrontare al meglio lo studio e la scelta delle fonti cosmetiche più corrette. Se vuoi approfondire il tema INCI clicca qui per leggere l’articolo completo.

Fake news e INCI: il mondo delle fonti scientifiche in ambito cosmetico

Le fonti scientifiche sono le fondamenta di qualsiasi elaborato finale come ad esempio un articolo scientifico su una rivista di settore, una tesi, un articolo di un blog, un post su Instagram e così via.

Le fonti scientifiche possono essere articoli, ricerche, comunicati stampa, dati, testimonianze e per praticità si distinguono in fonti scientifiche primarie e fonti scientifiche secondarie.

Fake news in cosmesi e INCI: fonti primarie e secondarie

Le fonti primarie sono fonti originali che forniscono un’evidenza diretta come ad esempio: le pubblicazioni in riviste scientifiche, gli studi empirici, i risultati di studi presentati a convegni e conferenze, poster, comunicati stampa di enti di ricerca e università, libri ecc…

Le fonti secondarie derivano da fonti primarie e talvolta da altre fonti secondarie, dunque sono fonti elaborate, semplificate e utilizzano un linguaggio diverso da quello originale, più comprensibile al proprio pubblico come ad esempio: gli articoli di giornali o riviste accademiche che discutono o valutano ricerche originali, le riviste nazionali e internazionali e così via.

In ambito cosmetico però bisogna fare un passo ulteriore e approfondire tutto quello che è il valore sociale della cosmesi e dunque ampliare la ricerca delle fonti scientifiche anche in ambito storico, culturale, sociologico ed economico per contestualizzare e comprendere meglio le informazioni trovate.

Dove cercare le fonti? Apriamo il vaso di Pandora.

Quando si parla di ingredienti cosmetici le fonti possono essere innumerevoli oppure pochissime dunque il lavoro in entrambi i casi diventa lungo e certosino. Dunque indossa i panni del detective e avrai il mood giusto per cominciare!

Siediti comodo e inizia con la ricerca online sui database.

Se si cercano informazioni scientifiche cosmetiche è bene iniziare sempre dalle fonti primarie.

Dunque il primo punto d’approdo che consiglierei è Pubmed per semplicità e facilità di utilizzo. Pubmed è un servizio di ricerca gratuito di letteratura scientifica biomedica che permetterà di individuare in base alle chiavi di ricerca e ai filtri predisposti una serie di articoli, libri, documenti, trial clinici, meta-analisi, trial controllati randomizzati, review e review sistematiche in un range di date di pubblicazione definite. 

Nulla vieta di utilizzare lo stesso approccio con altri database come Scopus, Web of Science, Google scholar, Biomed Central (BMC) e la libreria Cochrane.

Per capirci qualcosa in più:

Scopus e Web of Science sono database bibliografici istituzionali accessibili dalla rete di ateneo universitaria, via proxy oppure dopo aver acquistato l’abbonamento alla rivista. Scopus è tra le più note banche dati e viene pubblicata da Elsevier, invece Web of Science è una piattaforma di ricerca bibliografica a supporto della ricerca scientifica e accademica e raccoglie un database nazionale e internazionale. Se hai un account universitario, probabilmente avrai accesso a molte risorse che altrimenti sarebbero a pagamento, dunque ricordati di valutare anche questa opportunità.

Un altro strumento che apprezzo molto per la semplicità di utilizzo è Google Scholar in quanto sfrutta la capacità di ricerca del browser e seleziona esclusivamente letteratura accademica approfondita come ad esempio: articoli, tesi, libri, abstract archivi online, università e altri siti web in italiano o in qualsiasi altra lingua.

Biomed Central è un editore scientifico specializzato in riviste ad accesso libero ed è parte di Springer Nature, uno dei principali editori di volumi accademici e delle riviste più influenti al mondo. Infine non meno importante la libreria Cochrane, un’organizzazione di ricerca biomedica basata sulle evidenze e che valuta in modo critico le informazioni scientifiche, sanitarie e quelle di interesse dermatologico e cosmetico.

Se non sai quale database utilizzare inizia con lo strumento che conosci di più e con cui ti districhi meglio per poi sperimentare un po’ alla volta con le altre soluzioni.

Ricerca nelle riviste scientifiche del settore

Dopo aver scandagliato i database online, puoi focalizzare la tua ricerca consultando nel dettaglio alcune riviste scientifiche del settore che analizzano e trattano gli aspetti cosmetici come:

  • “Journal of Applied Toxicology”
  • “New Scientist”
  • “Journal of the european Academy of Dermatology and Venereology”
  • “Skin Research & Technology”
  • Journal of the Society of Cosmetic Chemists
  • “The Journal of Clinical and Aesthetic Dermatology”
  • “International Journal of Women’s Dermatology”
  • “SOFW Journal”

Ovviamente in tutto questo preambolo attenzione quando si consultano i database open access; attenzione ai preprint ovvero a tutti quegli articoli che necessitano ancora di controllo da parte della comunità scientifica e non sono ancora validati ufficialmente e attenzione a tutte quelle riviste chiamate predatorie che pubblicano articoli senza controllo a scopo puramente lucrativo! 

Controlla sui siti istituzionali e non solo.

Bene, passiamo al secondo step, una volta raccolto un po’ di materiale ed essertelo segnato su un file che chiameremo “Fonti”, monitora i siti ufficiali nazionali, europei e internazionali e i siti di categoria. Il mantra è: “Continua a spulciare!”

Qui di seguito ti condividerò i siti principali da tenere sotto controllo come fonti attendibili per prevenire la diffusione o essere in grado di riconoscere fake news su INCI, cosmetici e non solo.

Siti ufficiali italiani

Ministero della Salute

Istituto Superiore di Sanità

Cosmetovigilanza

Siti ufficiali europei

Commissione europea 

Sistema CosIng, ovvero un database della Commissione Europea per le informazioni sulle sostanze e gli ingredienti cosmetici.

Siti ufficiali internazionali

In seguito l’attenzione va posta in particolare sull FDA, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.

Asean cosmetics association in cui consiglio di consultare la sezione link utili in cui si trovano tutti i siti membri come: Perkosmi (Indonesian Cosmetic Association), FMM-MCTIG (Malaysian Cosmetic and Toiletries Industry Group) e così via e dei membri associati come il Giappone, la Corea del Sud.

Ora arriviamo al terzo punto del viaggio della ricerca delle fonti ovvero il passaggio dalle fonti primarie alle fonti secondarie per comprendere meglio il contesto della nostra ricerca e trovare spunti interessanti e anche inusuali a cui non avremmo pensato. 

Le fonti secondarie si basano su una o più fonti primarie o secondarie e interpretano, descrivono, analizzano o commentano come ad esempio:

Siti di categoria, siti specializzati, riviste

Cosmetica Italia, l’Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche

Cosmetics Europe

Cosmile Europe, un database europeo degli ingredienti cosmetici che aiuta i cittadini e i consumatori a trovare facilmente informazioni affidabili, verificate e supportate scientificamente su quasi 30.000 ingredienti.

Cosmetic Technology è la rivista di scienze cosmetologiche indispensabile che esamina la funzionalità e la sicurezza dei nuovi ingredienti cosmetici, le materie prime, gli aggiornamenti sulle novità, le attività regolatorie nel mondo, le tendenze di mercato e le tecnologie di produzione e packaging promossa da CEC editore.

Farmacista33 il quotidiano online realizzato da Edra rivolto ai professionisti della Sanità che ruotano intorno al mondo della farmacia.

Kosmeticanews si pone come la rivista di riferimento per l’industria cosmetica realizzata da Tecniche Nuove dei siti di Kosmetica e Dermakos, testate di cosmetica, la prima, e di dermatologia e medicina estetica la seconda.

Cosmetics & Toiletries fonte di tantissimo materiale dal respiro internazionale rivolto al personale professionale di ricerca e sviluppo cosmetico, in particolare cosmetologi, formulatori di prodotti, ricercatori e responsabili di ricerca e sviluppo che sviluppano e producono prodotti cosmetici e per la cura personale.

Beauty2Business è dedicato agli operatori professionali del mondo beauty e personal care.

Ricerca nei manuali e libri di testo

Preparati a spendere tutto il tuo stipendio nei manuali e libri di testo a  tema cosmesi!

Manuale del cosmetologo è il manuale prodotto da Tecniche Nuove che raccoglie i migliori cosmetologi italiani, professionisti, ricercatori e docenti, chiamati a redigere capitoli nuovi o a rinnovare, alla luce delle evoluzioni specifiche, gli argomenti già trattati.

Consigli di sopravvivenza per cercare le fonti scientifiche e non perdersi

Riassumendo un po’ tutti i punti chiave trattati in questo articolo, quando cerchi informazioni scientifiche cosmetiche inizia sempre dalle fonti primarie! Ovviamente tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare, infatti quando si parte alla cieca e non si sa da dove iniziare talvolta è utile avere una visione d’insieme e poi arrivare pian piano alla fonte primaria!

Ti svelo uno dei miei trucchi, io generalmente parto dal database PubMed perché è il database con cui ho maggiore dimestichezza e in genere imposto i seguenti filtri: 

  • “Free Full Text” per ottenere in ricerca articoli con un testo gratuito completo.
  • “Review”, “Systematic Review” e “Meta-Analysis” in quanto sono metodologie, anche se con caratteristiche diverse, attente alle fonti e che riassumono i dati facendo una rassegna esaustiva della letteratura scientifica relativa a un determinato argomento.
  • Publication Date: 1-5 anni per avere a che fare con le ricerche più recenti e aggiornate.

Ecco che si arriva al secondo punto: utilizza strumenti che conosci ed in cui ti districhi meglio e poi piano inizia a sperimentare per ampliare e perfezionare il tuo metodo di ricerca!

Segnati tutte le informazioni che trovi e che a primo d’occhio ti sembrano utili su un file che chiameremo ad esempio “Fonti” passando dalle fonti primarie alle fonti secondarie per comprendere meglio il contesto e trovare ulteriori spunti. Usa infatti un’ampia varietà di fonti per avere una visione completa dell’argomento.

Sembra banale, ma la parte più difficile è la ricerca e poi non serve dirlo, ma “leggi leggi leggi”. Solo dopo aver letto montagne di materiale puoi passare al punto successivo, ovvero la scrematura.

Valuta a mente lucida l’attendibilità di tutte le fonti che usi, sia primarie che secondarie. Meglio procedere per step e su più giorni, dunque organizzati per tempo tutte le fasi di ricerca.

Inizia a elaborare e a scrivere. Se hai il blocco dello scrittore chiedi supporto a un collega o ad un’amico che ha un background universitario simile al tuo e a cui puoi chiedere un consiglio critico e una rilettura del tuo elaborato prima della pubblicazione.

Con questi suggerimenti si è pronti per gettarsi nel magico mondo delle scienze cosmetiche!

Fonti:

Cosmetica Italia – La Scienza dietro la Bellezza

Alice Loreti, Come verificare le fonti scientifiche (2022)

Science Communication In Cosmetics (2023)

Ruggero Rollini, Divulgatori, raccontiamo i processi (2024)

Eleonora Tuzi
Eleonora Tuzi
Mi chiamo Eleonora Tuzi, sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dal 2009 svolgo la professione di farmacista. In questi anni grazie al mio lavoro ho avuto modo di constatare quanto le problematiche cutanee siano percepite come un forte disagio e quanto spesso la scelta di un cosmetico non adatto possa aggravarne la sintomatologia.

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

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