Prima di parlare di Nichel nei cosmetici spieghiamo cos’è il Nichel.
Il Nichel, elemento della tavola periodica appartenente alla famiglia dei metalli pesanti, è sempre più conosciuto dai consumatori di prodotti cosmetici, anche da coloro che non “masticano” la chimica degli elementi.
Molto diffuso in natura, dove si estrae da depositi minerari, è presente negli alimenti e in molti oggetti di uso comune come orecchini, bracciali, orologi e cerniere metalliche. il Nichel nei cosmetici è presente come impurezza delle materie prime, pertanto non indicato in etichetta nella lista INCI (non è un ingrediente della preparazione cosmetica!).
Nichel nei cosmetici: dermatiti e allergie cutanee
Con l’aumento dell’utilizzo dei cosmetici nell’ultimo secolo sono aumentate le possibilità di contatto con questo metallo pesante anche attraverso i prodotti di utilizzo quotidiano, e di conseguenza lo sviluppo di allergie.
La dermatite associata a sensibilità al Nichel è una dermatite da contatto che si manifesta con rossore e prurito. L’organismo percepisce il Nichel come estraneo per cui si attiva il sistema immunitario per difendersi da questo metallo. Solitamente la sintomatologia si manifesta nelle prime 12-48 ore e perdura per giorni fino a 2 settimane, e si localizza nella zona in cui è avvenuto il contatto con il Nichel, area in cui appaiono rossore e prurito.
Normativa e sicurezza cosmetica
La normativa di riferimento per i prodotti cosmetici è il Regolamento 1223:2009 che, oltre a stabilire le regole per la produzione e l’etichettatura dei prodotti cosmetici in modo da tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, ha una serie di Allegati che disciplinano le sostanze vietate, le sostanze ammesse per legge fino ad una certa concentrazione e tanto altro.
Il Nichel è presente nell’allegato II riguardante le sostanze vietate, ma allo stesso tempo il regolamento stabilisce che sia consentita la “presenza involontaria di una quantità ridotta di una sostanza vietata, derivante da impurezze degli ingredienti naturali o sintetici, dal procedimento di fabbricazione, dall’immagazzinamento, dalla migrazione dall’imballaggio e che è tecnicamente inevitabile nonostante l’osservanza di buone pratiche di fabbricazione”.
Cosa vuol dire per noi consumatori? Vuol dire che da un lato il Nichel in assoluto non può essere evitato perché presente come residuo di lavorazione dei prodotti cosmetici, dall’altro che ci è data possibilità di sapere se la sua concentrazione supera un valore “soglia” che è stato stabilito dall’Istituto Superiore di Sanità essere 1 ppm (parte per milione).
Nichel free o Nichel tested?
Pertanto la dicitura che spesso si riscontra nei cosmetici “nichel free” cosa significa?
Assolutamente nulla!
Di fatto, tutti i cosmetici sono “nichel free” perché nessun produttore lo inserisce volontariamente nei propri prodotti.
Invece la dicitura “Nichel tested” informa i consumatori del fatto che un prodotto è stato testato presso un laboratorio esterno all’azienda e la concentrazione rilevata con la strumentazione è risultata inferiore a 1 ppm, cioè al valore soglia sopracitato.
In assenza di questa dicitura noi consumatori non abbiamo la certezza che il cosmetico abbia un contenuto effettivamente inferiore al valore soglia, informazione che può non essere rilevante per un soggetto non allergico ma significativa per chi lo è davvero.
Sottolineo la parola “davvero” perché spesso molte persone tendono ad auto-attribuirsi un’allergia senza che sia stata effettivamente diagnosticata. Teniamo presente che la vita dei soggetti allergici, in questo caso specifico al Nichel, è comunque resa più complicata dalla selezione oculata di cosmetici ed alimenti, e sicuramente eviterebbero volentieri, se potessero, un’allergia che comporta comunque impiego di tempo e di energie per cercare di evitare le manifestazioni cliniche.
Per tutti loro, la conoscenza dell’esecuzione del Nichel test è uno strumento valido ed efficace per la corretta selezione dei cosmetici, perciò, impariamo a leggere bene l’etichetta!
Dott.ssa Francesca Mancini, PhD. Consulente aziendale. Formatore in Chimica e Cosmetologia. Valutatore della sicurezza dei prodotti cosmetici.