COS’È LA FORFORA GRASSA?
La forfora grassa, o dermatite seborroica del cuoio capelluto, è una dermatite in cui si verifica un eccesso di produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee che porta alla formazione di squame untuose ed aderenti sul cuoio capelluto.
Come si manifesta
Nel cuoio capelluto appaiono crosticine squamose e giallastre e si instaura una condizione infiammatoria che scatena bruciore e prurito; il grattamento aggrava la sintomatologia e possono subentrare sovrainfezioni. Le crosticine possono cadere sui vestiti e causare un forte disagio psicologico, che è spesso la prima causa di visita dermatologica.
La componente infiammatoria permette di distinguere la forfora grassa dalla forfora secca, in cui è presente solamente desquamazione.
L’ambiente cutaneo ricco di sebo facilita la proliferazione di Malassezia furfur, un microrganismo che si nutre proprio dei lipidi prodotti dalla pelle e dal cuoio capelluto e colonizza principalmente i follicoli pilo-
sebacei.
TRATTAMENTO PER FORFORA GRASSA
Gli shampoo e le lozioni formulate per la detersione del cuoio capelluto con forfora grassa contengono al loro interno antibatterici ed antimicotici indicati per ridurre la proliferazione di Malassezia furfur.
Ingredienti attivi
- Gli antibatterici più utilizzati sono piroctone olamina e ciclopiroxolamina i quali catturano gli ioni ferro necessari alla replicazione patogena mentre il ketoconazolo ed il climbazolo ostacolano la formazione della parete micotica.
- Ingredienti cheratolitici e sebo-regolatori sono necessari per ridurre lo spessore delle squame e perfacilitarne la rimozione con il risciacquo: acido salicilico ed acido glicolico riducono la coesione tra i lipidi che costituiscono le squame e lo zinco ostacola la seborrea attraverso un blocco enzimatico nel percorso che porta alla sintesi di sebo.
- Allantoina, aloe ed estratti vegetali di camomilla, liquirizia e pepe di Sichuan vengono inseriti per ridurre la risposta infiammatoria e per lenire rossore e prurito.
Recentemente, visto il trend “green” in ambito cosmetico sempre più apprezzato dal sociale, sono stati formulati cosmetici naturali certificati biologici ed anche vegan molto validi in cui l’azione antibatterica è svolta dal propoli mentre l’azione astringente da estratti vegetali di salvia, ortica, cedro, limone, timo e
menta.
Questi ultimi tra l’altro riducono anche il prurito e con il loro profumo rendono piacevole il momento dello shampoo che, in caso di dermatite seborroica, può non essere vissuto con serenità a causa del disagio psicologico associato.
Consigli cosmetici
Lo shampoo trattante va effettuato massimo 2 volte a settimana per evitare il cosiddetto “effetto rebound” ovvero l’iperproduzione di sebo compensativa stimolata dalla percezione di pelle secca.
Dopo aver applicato sul cuoio capelluto lo shampoo è utile svolgere con i polpastrelli un massaggio che parte dalle tempie e continua prima in zona frontale, poi in area occipitale e nucale: il massaggio, per azione meccanica, facilita il distacco delle squame ed inoltre permette di mantenere in posa il prodotto per almeno un minuto: si prolunga così il contatto degli ingredienti attivi con le squame da rimuovere ed anche l’azione cheratolitica ed antibatterica è maggiore.
Nel caso in cui sia necessario lavare i capelli più spesso allora è necessario alternare lo shampoo specifico con uno shampoo delicato formulato per un cuoio capelluto fragile, sensibile e reattivo contenente attivi lenitivi tra cui bisabololo, acido 18-β-glicirretico, niacinamide, vitamina E, estratti vegetali di tiglio e passiflora.