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Detersione viso: come funziona e perché è importante

Come funziona la detersione del viso e perché è importante: ce ne parla Laura Portomeo Make-Up Artist e fondatrice di Lace Beauty.

Perché la detersione viso è così importante? Come funzionano i detergenti e perché non sono tutti uguali? Ce ne parla Laura Portomeo, Make-Up Artist professionista, fondatrice della linea di cosmetici per la detersione Lace Beauty.

Diciamolo: il mondo dei detergenti è spesso bistrattato. Le persone sono molto più attratte dal complesso rivoluzionario anti age delle creme o all’attivo schiarente del siero. 

Per molti un detergente vale l’altro, magari anche il sapone per le mani o direttamente il bagnodoccia. Salvo poi accorgersi che qualcosa non va. L’intoppo è lì, ma nessuno ci fa caso, perché sì, la pelle tira dopo la detersione, ma poi con l’applicazione della crema il fastidio passa e si dimentica quella sensazione identificativa di un errore banale che però, se reiterato, può compromettere l’intera routine.

Come funziona la detersione e perché è così importante

La detersione del viso non è semplicemente il primo step, è senza ombra di dubbio il più importante. Senza la detersione o facendola con un prodotto non adeguato anche la migliore delle creme potrebbe risultare poco efficace. 

Ma perché è importante la detersione del viso?

Durante la giornata e durante la notte, sulla nostra pelle si poggiano innumerevoli sostanze esterne: smog, metalli, polvere, per dirne alcuni, che magari sono frammisti al make up che abbiamo indossato o semplicemente al sudore. In più abbiamo detriti cellulari, cellule morte, sebo in eccesso.

Mangereste mai in un piatto sporco? No. Perché allora applicare i trattamenti su una pelle non detersa? Questo è uno degli esempi che faccio alle clienti in consulenza quando scopro che non detergono il viso al mattino o che, se non truccate, non usano un detergente alla sera.

La detersione è importante per rimuovere questi residui dalla pelle che possono essere causa non solo di infiammazioni, sensibilizzazioni e irritazioni, ma anche di squilibri nel nostro microbiota cutaneo e compromettere l’importante ruolo della barriera cutanea.

Quindi la detersione va eseguita due volte al giorno: mattina e sera, come step iniziale della routine.

Come funziona la detersione?

Iniziamo col dire che sulla superficie più esterna della pelle noi abbiamo una serie di strati che fungono da protezione e soprattutto permettono un passaggio selettivo dei componenti in entrambi i sensi.

Abbiamo innanzitutto lo strato corneo, ultimo dell’epidermide, composto da quei corneociti che, perso il nucleo, sono pronti per essere naturalmente esfoliati. Una parte di questi è ancora adesa, grazie al cemento intercorneocitario, un composto di lipidi epidermici (come le ceramidi, il colesterolo e gli acidi grassi) che, oltre a fungere da collante, aiuta ad impedire la perdita d’acqua transepidermica (TEWL).

Al di sopra dello strato corneo troviamo la barriera idro-acido-lipidica, composta da una parte di sebo e lipidi epidermici, dal sudore e dal famoso NMF (Natural Moisturizing Factor) che è una sorta di crema naturale della pelle ed è composto di sostanze idrosolubili come urea, amminoacidi, sodium pca. Questa barriera cutanea, detta anche film idrolipidico, protegge la pelle e ne trattiene l’idratazione, quindi è fondamentale che rimanga sempre intatta.

Ulteriore barriera, se così può essere definita, è il microbiota cutaneo, un ecosistema di microrganismi, funghi, virus e batteri di diverse famiglie che vivono pacificamente sulla nostra pelle come residenti o come “di passaggio”. Se il microbiota è in equilibrio, la pelle è più sana, se invece una specie prevale sull’altra, possono presentarsi fastidi o anche malattie dermatologiche.

Va da sé quindi che mantenere questo complesso sistema di strati e barriere intatto e in equilibrio è fondamentale per una pelle sana e soprattutto per fare in modo che i trattamenti applicati riescano a svolgere il loro ruolo.

Come lava un detergente per il viso?

I detergenti sono una classe di cosmetici che contengono sostanze chiamate tensioattivi

In base alla loro natura i tensioattivi possono essere schiumogeni, emulsionanti, stabilizzanti, bagnanti e ovviamente detergenti. Questi sono dotati di un corpo che si lega bene ai lipidi (come ad esempio il make up e lo sporco liposolubile) e una testa che invece si lega bene all’acqua (come il sudore e lo sporco idrosolubile). Si dispongono in circolo intorno alla particella di sporco, formando quella che si chiama micella, in modo da poter essere poi sciacquati via con acqua o con un supporto meccanico. 

Ecco perché ci sentite ripetere spesso che l’acqua da sola non basta a detergere il viso. Non rimuove infatti lo sporco oleoso.

Ma perché un sapone per le mani o un docciaschiuma non vanno bene?

Per due motivi: il tipo di tensioattivi contenuti e la SAL.

All’interno di una formulazione cosmetica possiamo trovare un solo tensioattivo o una miscela di essi e possono essere più o meno delicati verso la pelle e il suo film idrolipidico.

La SAL di un detergente

La delicatezza del detergente dipende non solo dal tipo di tensioattivi scelti ma anche dalla loro concentrazione. Più è alta quest’ultima, maggiore sarà la SAL (Sostanza Attiva Lavante) e automaticamente la capacità lavante del detergente e anche la sua capacità irritativa.

La SAL viene infatti stabilita in base a dove sarà applicato quel detergente: la pelle del corpo ad esempio non è uguale a quella del viso o a quella delle zone intime. Ecco perché sarebbe meglio detergere con un prodotto specifico ogni zona.

E i saponi? generalmente hanno uno SAL oltre il 90% e un ph non proprio idoneo alla pelle, ecco perché sono più indicati al loro posto i syndet, saponette che non vengono realizzate con processo di saponificazione, sono bensì dei detergenti solidi realizzati con tensioattivi proprio come i liquidi.

Tornando alle tipologie di tensioattivi, quando la combinazione è aggressiva per le nostre necessità abbiamo l’effetto defatting, ciò significa che il detergente danneggerà la barriera lipidica asportando oltre allo sporco anche i lipidi epidermici di superficie.

La cute riesce a reintegrarli nell’arco delle 24/48 ore, è vero, ma se il processo viene eseguito due volte al giorno, tutti i giorni, sarà difficile avere un reintegro completo e ciò potrebbe portare ai danni di cui abbiamo accennato sopra.

Ecco perché è importante detergere e farlo con il prodotto giusto.


Nel prossimo articolo che puoi leggere cliccando qui vedremo quante tipologie di detersione e di detergenti esistono e quali sono più adatti in base al tipo di pelle.

Eleonora Tuzi
Eleonora Tuzi
Mi chiamo Eleonora Tuzi, sono laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dal 2009 svolgo la professione di farmacista. In questi anni grazie al mio lavoro ho avuto modo di constatare quanto le problematiche cutanee siano percepite come un forte disagio e quanto spesso la scelta di un cosmetico non adatto possa aggravarne la sintomatologia.

Hai un brand cosmetico o un’attività nell’ambito del benessere e della salute e vorresti parlarne sul blog di Divulgazione Cosmetica?

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