COS’È LA DERMATITE ATOPICA
La dermatite atopica è una flogosi cutanea più o meno intensa ad andamento cronico-recidivante caratterizzata da iper-reattività di cute e mucose.
Come si manifesta
Le manifestazioni cliniche dell’atopia comprendono anche asma, congiuntivite e rinite allergica ed è evidente la trasmissione genetica della patologia. Il quadro clinico e istopatologico è quello di un eczema, per questo sarebbe più corretto parlare di eczema atopico benché nel linguaggio comune sia stato ormai accettato il termine dermatite. È frequente in età pediatrica e tende a regredire intorno ai 10-12 anni.
Si manifesta con una profonda secchezza cutanea a cui spesso si associa prurito intenso che, per il grattamento, può portare a sovrainfezioni batteriche, virali e micotiche. Spesso il prurito incide sul sonno ed in generale sulla qualità della vita e compaiono insonnia, irrequietezza ed irritabilità.
Eziologia ed evoluzione
In caso di dermatite atopica c’è prurito intenso e profonda secchezza cutanea, la componente lipidica della barriera cutanea viene meno poiché c’è carenza di ceramidi ed acidi grassi tra cui omega 3 e omega 6 necessari per ridurre l’infiammazione e si formano vescicole da cui può fuoriuscire del siero. Il grattamento può esacerbare la sintomatologia e possono subentrare sovrainfezioni.
Il quadro immunologico è complesso e coesistono più fenomeni reattivi e di ipersensibilità: c’è squilibrio Th1/Th2 con espansione clonale Th2, aumento di interleuchine pro-infiammatorie (IL-1, IL-2, IL-4, IL-5, IL-6, IL-8, IL-9, IL-13), IgE molto alte e deficit dell’enzima delta-6-desaturasi, enzima coinvolto nella sintesi degli acidi grassi del film idrolipidico.
L’alterazione della barriera cutanea intensifica la sensibilità dell’organismo ad allergeni alimentari, aeroallergeni (ad esempio pollini) e ad acari (Dermatophagoides pteronyssinus) per cui si alimentano i fenomeni reattivi che aggravano a loro volta l’eczema.
Recenti studi confermano quanto sia centrale il ruolo del microbiota cutaneo nel mantenimento dello stato di salute della pelle. Il microbiota cutaneo è l’insieme dei microrganismi che abitano la pelle, chiamati anche probiotici. I probiotici per difendere il proprio territorio producono molecole dette batteriocine in grado di ostacolare la colonizzazione di microbi patogeni e modifiche al microbiota si traducono in disagi cutanei tra cui eczema atopico, psoriasi ed acne.
TRATTAMENTO DERMATITE ATOPICA
Che sia una crema, una lozione o un detergente il cosmetico utilizzato dal soggetto atopico deve contrastare la xerosi, ripristinare l’integrità della barriera lipidica, supportare il microbiota cutaneo e coadiuvare la riduzione del prurito.
Ingredienti attivi
- Burro di karitè, burro di babassu, olio di cotone, olio di riso, olio di emù e squalene sono emollienti molto utilizzati poiché ben tollerati, dermocompatibili e sebosimili. Supportano e ristrutturano il film idrolipidico e in quanto ricchi di acidi grassi omega 3 e 6 collaborano alla riduzione del prurito e dell’infiammazione.
- Tra gli emollienti si inseriscono anche le ceramidi, lipidi di sintesi che compensano la carenza di ceramidi fisiologici caratteristica dell’atopia.
- Tra gli ingredienti attivi di recente introduzione nei cosmetici formulati per pelli atopiche c’è il ramnosio, inserito in strutture polisaccaridiche più complesse; questo zucchero riduce la risposta infiammatoria, blocca la sintesi di citochine e ha azione lenitiva del prurito.
- I prebiotici sono fibre idrosolubili che nutrono il microbiota cutaneo. Tra i prebiotici utilizzati in cosmesi citiamo inulina, glicosaminoglicani, betaglucani, fruttani ed oligofruttosaccaridi (FOS).
- Niacinamide, allantoina, derivati dell’acido glicirrizico, zantalene e vitamine C ed E riducono la sintomatologia associata all’infiammazione quindi principalmente rossore, bruciore e prurito.
Consigli cosmetici
La pelle atopica va idratata quotidianamente utilizzando cosmetici emollienti. Prediligete emulsioni o creme ricche, dalla texture corposa, prive di profumi, ed applicatele quotidianamente indipendentemente dalla sintomatologia: prendersi cura della pelle ogni giorno permette di giocare d’anticipo e prevenire la comparsa di xerosi e prurito.
La pelle va detersa una volta al giorno con bagni non eccessivamente caldi e rapidi, poiché sbalzi di temperatura e contatto con acqua calcarea può depauperare la componente lipidica cutanea, già carente in caso di atopia. Optate per detergenti o bagnoschiuma oleosi, non schiumogeni, privi di profumi. In caso ci siano vere e proprie lesioni da grattamento allora date priorità alla loro medicazione e, sotto la doccia, proteggete la zona ed evitate il getto d’acqua diretto.