Forfora secca

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COS’È LA FORFORA SECCA?

Cos’è la forfora e quali differenze ci sono tra la forfora secca e quella grassa? Come trattare la cute in caso di uno o dell’altro problema? In questo articolo proveremo a fare un po’ di chiarezza, concentrandoci sulla forfora secca.

Quando si parla di forfora è necessario fare una distinzione tra forfora grassa, considerata una manifestazione clinica nel cuoio capelluto della dermatite seborroica, e forfora secca. In questa sezione parleremo in particolare di forfora secca.

La forfora secca è una condizione del cuoio capelluto caratterizzata da desquamazione cutanea a cui può essere associato prurito e bruciore. Si manifesta con squamette bianche che si staccano dal cuoio capelluto e rimangono sia sparse sulle lunghezze dei capelli sia cadono sui vestiti causando un forte disagio.  

Patogenesi ed eziologia

Alla base della formazione di squame ci sono disidratazione e secchezza cutanea, l’uso di shampoo aggressivi o non adatti al tipo di pelle, irritazioni causate dalle particelle di smog che si depositano sul cuoio capelluto, eventi stressogeni che alterano l’organismo in toto e quindi anche il cuoio capelluto e presenza di malassezia furfur, situazioni che modificano la composizione del film idrolipidico, del Natural Moisturizing Factor e del pH cutaneo.

TRATTAMENTO PER FORFORA SECCA

In caso di forfora secca gli agenti seboregolatori, cheratolitici ed antibatterici sono inseriti in emulsioni ad azione idratante utili per compensare la secchezza cutanea, ed è questo il differenziale cosmetico con gli shampoo formulati per la forfora grassa, visto che gli ingredienti attivi sono pressoché gli stessi in entrambe le condizioni.

Ingredienti attivi

  • L’azione antibatterica ed antimicotica nei confronti del Malassezia furfur è svolta da piroctone olamina e ciclopirox mentre nei cosmetici certificati come biologici si utilizzano estratti vegetali di tea tree e propoli. Piroctone olamine e ciclopirox sottraggono il ferro necessario alla replicazione micotica mentre l’estratto vegetale di tea tree ed il propoli sono miscele eterogenee di molteplici molecole attive in grado di inibire la proliferazione microbica, sono attivi su più microrganismi patogeni ed inoltre apportano vitamine e minerali necessari per stimolare il turnover cellulare e la riepitelizzazione cutanea.
  • Un estratto vegetale di recente introduzione nei cosmetici formulati per il trattamento della forfora sia secca che grassa è l’estratto di semi di sedano: questo estratto è titolato in Senkyunolide A, molecola attiva in grado di rallentare il metabolismo di Malassezia furfur.
  • Estratti di lime e di salice bianco hanno azione sebo-regolatrice e cheratolitica mentre miele ed olio di avocado sono protettivi, lenitivi ed idratanti per un cuoio capelluto sensibile e irritato in cui la pelle è secca e desquamata.

Consigli cosmetici

Dopo aver applicato sul cuoio capelluto lo shampoo antiforfora si effettua con i polpastrelli un massaggio che parte dalle tempie e procede prima in direzione frontale e poi nucale. Il massaggio è necessario perché meccanicamente facilita il distacco delle squame ed inoltre permette di mantenere un tempo di posa del prodotto di almeno un minuto, per cui si protrae il contatto degli ingredienti attivi con la superficie cutanea da trattare e l’azione antiforfora è maggiore.

Trattamenti antiforfora secca vanno svolti almeno una volta a settimana ed è bene alternare con shampoo formulati per un cuoio capelluto sensibile, reattivo e pruriginoso contenenti attivi lenitivi tra cui bisabololo, acido 18-β-glicirretico, niacinamide, vitamina E, estratti vegetali di tiglio e passiflora e pepe di Sichuan.

Foto di copertina: Shutterstock di Andrey_Popov
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